La paura degli operai dei Cantieri Navali
Alta tensione alla Fincantieri di Palermo. Dopo lo sciopero di ieri, oggi nuova agitazione per l'annullamento di una commessa
Ieri, oltre duemila operai della Fincantieri di Palermo e delle aziende dell'indotto hanno sfilato in corteo per protestare contro l'assenza d'investimenti e di carichi di lavoro che, secondo Fim, Fiom e Uilm, mettono a rischio il futuro della fabbrica.
Proclamato un giorno di sciopero, nella mattina una delegazione di sindacalisti è stata ricevuta dall'assessore regionale all'Industria, Marco Venturi.
Al termine dell'incontro l'assessore Venturi, ha dichiarato: "Ci sono delle risorse del ministero dello Sviluppo Economico che potrebbero essere stornate sulla cantieristica navale siciliana e ai Cantieri Navali di Palermo, in particolare. Si tratta di circa 90 milioni di euro provenienti dall'accordo quadro per il parco di Regalbuto che poi non è stato più realizzato. Dal punto di vista tecnico lo storno di queste somme - ha proseguito Venturi - è fattibile. Spero di riuscire ad incontrare il ministro Scajola la prossima settimana per definire dal punto di vista politico questa operazione. Si tratterebbe di somme che darebbero una boccata di ossigeno ai Cantieri Navali di Palermo".
Operai e sindacati hanno chiesto alla Regione di farsi garante, presso Fincantieri, affinchè si faccia chiarezza sul futuro dei Cantieri Navali del capoluogo siciliano."Necessario un incontro con i vertici di Fincantieri - ha aggiunto Venturi - e mi sembra opportuno che venga costituito un tavolo tecnico a cui siedano Fincantieri, Regione e ministero dello Sviluppo Economico. In questa sede dovranno arrivare risposte chiare, certe e inequivocabili sul destino dei Cantieri e degli operai che in questo sito lavorano".
"La Finanziaria regionale ha previsto 55 milioni per cantieri di lavoro in tutti i comuni dell'Isola - hanno detto i tre presidenti di Confindustria Palermo, Nino Salerno, della Piccola Industria, Giosi Di Trapani, e dei Giovani Imprenditori, Marcello Cacace - Le risorse, disponibili nei fondi Fas, hanno avuto il riconoscimento da parte del Cipe, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, con un atto del 31 luglio scorso. Eppure ancora mancano i bandi che farebbero partire i cantieri di lavoro. Questi finanziamenti, direttamente gestiti dall'assessorato regionale al Lavoro, sono destinati alle amministrazioni comunali. Ma l'avvio dei cantieri metterebbe in moto un meccanismo vitale per l'economia dell'indotto".
Dopo l'incontro di ieri alla Regione gli operai stamattina hanno appreso, riferiscono fonti della Fiom e della Uilm, che la nave del gruppo Micoperi che sarebbe dovuta entrare in cantiere domani, non arriverà più, poiché Fincantieri avrebbe dirottato la commessa in Croazia.
Per questo motivo gli operai Fincantieri sono nuovamente in sciopero. I lavoratori del cantiere si sono radunati nel piazzale interno della fabbrica dove i delegati di Fim, Fiom e Uilm stanno coordinando altre azioni di lotta.
Secondo Fiom e Uilm "questa nave portava lavoro per circa un mese, serviva come boccata d'ossigeno; adesso, invece, si profila un ricorso massiccio alla cassa integrazione".
[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, Ansa.it]