La pericolosità del Muos? Sotto gli occhi di tutti!
Rischi connessi alla realizzazione del MUOS presso la base NRTF di Niscemi. La relazione finale
PERICOLOSITÀ DEL MUOS: RAPPORTO FINALE
di Massimo Zucchetti (il manifesto, 27/01/2014)
Vedo spesso citato in questi giorni, parlando della pericolosità del MUOS, il sistema di armamenti statunitense in construzione a Niscemi, l’originale Rapporto redatto da Massimo Coraddu e me sui rischi del MUOS come consulenti del Comune di Niscemi.
Questo Rapporto ha senz’altro costituito un passo importante, dato che il Comune di Niscemi, lasciato completamente solo dall’intera comunità accademica siciliana, aveva contattato Massimo Coraddu e me in primavera del 2011 (formalizzando poi l’incarico con una lettera dopo l’approvazione in Consiglio Comunale nell’ottobre dello stesso anno, che abbiamo espletato a titolo gratuito).
Ma, a partire da allora, è stato costituito un gruppo di lavoro di otto scienziati, tecnici e medici (di cui quattro siciliani) che ha fornito studi e consulenze allo stesso Comune, all’ARS, alla Regione Sicilia, ritenendo comunque pubblico ed in particolare appartenente ai cittadini il proprio lavoro.
Il Rapporto Finale - evoluzione di quanto a suo tempo inviato alla Regione Siciliana - è disponibile in rete dal mese di luglio 2013, con successive modificazioni e integrazioni che continueranno, dato che il lavoro prosegue.
Tuttavia, lo si vuole pubblicare qui per mettere una sorta di "punto fermo". E’ preferibile, rispetto al Rapporto originale del 2011, considerare quello pubblicato qui come riferimento.
Il Rapporto consiste in 152 pagine ed è scaricabile interamente a questo INDIRIZZO WEB. Qui sotto se ne fornisce in assaggio la prima pagina con riassunto e conclusioni.
Una presentazione di 16 slides, utile a chi volesse utilizzarla a scopo di informazione, è stata presentata al Parlamento Italiano a Roma nel settembre 2013 ed è scaricabile liberamente qui: PRESENTAZIONE: Rischi connessi alla realizzazione del MUOS (Mobile User Objective System) presso la base NRTF di Niscemi. Relazione finale del gruppo di lavoro. Massimo Coraddu, Massimo Zucchetti (Politecnico di Torino, consulenti del Comune di Niscemi); Eugenio Cottone (Consiglio Nazionale dei Chimici); Valerio Gennaro (Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova); Angelo Levis (Università di Padova); Alberto Lombardo (Università di Palermo); Marino Miceli (Medico di Medicina Generale, Niscemi); Cirino Strano (Medico di Medicina Generale - Referente Regionale WWF Sicilia per il MUOS)
RIASSUNTO E CONCLUSIONI
I campi elettromagnetici (CEM) emessi fin dal 1991 dalle antenne NRTF a Niscemi hanno valori di poco inferiori, prossimi o superiori ai livelli di attenzione stabiliti dalla Legge italiana, come si evince da misurazioni effettuate da ARPA Sicilia negli anni, che sono in motivato contrasto con la recente campagna di misurazione effettuata da ISPRA. Sia per le antenne sia per il MUOS manca tuttora un modello previsionale atto a determinare la distribuzione spaziale dei CEM, come previsto dalla Legge. Valutazioni teoriche approssimate effettuate per il MUOS, seguendo la Normativa Italiana, indicano che il rischio dovuto agli effetti a breve e lungo termine del MUOS è rilevante e ne sconsigliano l’installazione presso NRTF Niscemi: effetti a breve termine dovuti ad incidenti, effetti a lungo termine dovuti ad esposizione cronica, interferenza con apparati biomedicali elettrici, disturbo della navigazione aerea. La procedura autorizzativa per il MUOS a Niscemi nel 2011 era completamente al di fuori delle prescrizioni della Legge ed è stata giustamente revocata. Ogni proponimento d ripresa dei lavori deve essere a valle dell’eventuale esito positivo di una nuova procedura autorizzativa. La letteratura scientifica recente conferma la sufficiente evidenza degli effetti dei CEM a lungo termine, soprattutto se si prende in considerazione quella indipendente e non viziata da conflitti di interesse. Il Rapporto del Verificatore del TAR supporta pienamente la sentenza che parla di priorità e assoluta prevalenza del principio di precauzione (art. 3 dlg. 3.4.2006 n. 152), nonché dell’indispensabile presidio del diritto alla salute della Comunità di Niscemi, non assoggettabile a misure anche strumentali che la compromettano seriamente. Il Rapporto dell’Istituto Superiore della Sanità, nelle parti riguardanti l’inquinamento chimico proveniente da Gela e lo stato di salute della popolazione, confermano l’assolta inopportunità della installazione del MUOS presso la base NRTF di Niscemi.