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La pericolosità del Muos? Sotto gli occhi di tutti!

Rischi con­nessi alla rea­liz­za­zione del MUOS presso la base NRTF di Niscemi. La rela­zione finale

28 gennaio 2014

PERICOLOSITÀ DEL MUOS: RAPPORTO FINALE
di
Massimo Zucchetti (il manifesto, 27/01/2014)

Vedo spesso citato in que­sti giorni, par­lando della peri­co­lo­sità del MUOS, il sistema di arma­menti sta­tu­ni­tense in con­stru­zione a Niscemi, l’originale Rap­porto redatto da Mas­simo Coraddu e me sui rischi del MUOS come con­su­lenti del Comune di Niscemi.
Que­sto Rap­porto ha senz’altro costi­tuito un passo impor­tante, dato che il Comune di Niscemi, lasciato com­ple­ta­mente solo dall’intera comu­nità acca­de­mica sici­liana, aveva con­tat­tato Mas­simo Coraddu e me in pri­ma­vera del 2011 (for­ma­liz­zando poi l’incarico con una let­tera dopo l’approvazione in Con­si­glio Comu­nale nell’ottobre dello stesso anno, che abbiamo esple­tato a titolo gratuito).
Ma, a par­tire da allora, è stato costi­tuito un gruppo di lavoro di otto scien­ziati, tec­nici e medici (di cui quat­tro sici­liani) che ha for­nito studi e con­su­lenze allo stesso Comune, all’ARS, alla Regione Sici­lia, rite­nendo comun­que pub­blico ed in par­ti­co­lare appar­te­nente ai cit­ta­dini il pro­prio lavoro.

Il Rap­porto Finale - evo­lu­zione di quanto a suo tempo inviato alla Regione Sici­liana - è dispo­ni­bile in rete dal mese di luglio 2013, con suc­ces­sive modi­fi­ca­zioni e inte­gra­zioni che con­ti­nue­ranno, dato che il lavoro prosegue.
Tut­ta­via, lo si vuole pub­bli­care qui per met­tere una sorta di "punto fermo". E’ pre­fe­ri­bile, rispetto al Rap­porto ori­gi­nale del 2011, con­si­de­rare quello pub­bli­cato qui come riferimento.
Il Rap­porto con­si­ste in 152 pagine ed è sca­ri­ca­bile inte­ra­mente a que­sto INDIRIZZO WEB. Qui sotto se ne for­ni­sce in assag­gio la prima pagina con rias­sunto e conclusioni.

Una pre­sen­ta­zione di 16 sli­des, utile a chi volesse uti­liz­zarla a scopo di infor­ma­zione, è stata pre­sen­tata al Par­la­mento Ita­liano a Roma nel set­tem­bre 2013 ed è sca­ri­ca­bile libe­ra­mente qui: PRESENTAZIONE: Rischi con­nessi alla rea­liz­za­zione del MUOS (Mobile User Objec­tive System) presso la base NRTF di Niscemi. Rela­zione finale del gruppo di lavoro. Mas­simo Coraddu, Mas­simo Zuc­chetti (Poli­tec­nico di Torino, con­su­lenti del Comune di Niscemi); Euge­nio Cot­tone (Con­si­glio Nazio­nale dei Chimici); Vale­rio Gen­naro (Isti­tuto Nazio­nale per la Ricerca sul Can­cro, Genova); Angelo Levis (Uni­ver­sità di Padova); Alberto Lom­bardo (Uni­ver­sità di Palermo); Marino Miceli (Medico di Medi­cina Gene­rale, Niscemi); Cirino Strano (Medico di Medi­cina Gene­rale - Refe­rente Regio­nale WWF Sici­lia per il MUOS)

RIASSUNTO E CONCLUSIONI
I campi elet­tro­ma­gne­tici (CEM) emessi fin dal 1991 dalle antenne NRTF a Niscemi hanno valori di poco infe­riori, pros­simi o supe­riori ai livelli di atten­zione sta­bi­liti dalla Legge ita­liana, come si evince da misu­ra­zioni effet­tuate da ARPA Sici­lia negli anni, che sono in moti­vato con­tra­sto con la recente cam­pa­gna di misu­ra­zione effet­tuata da ISPRA. Sia per le antenne sia per il MUOS manca tut­tora un modello pre­vi­sio­nale atto a deter­mi­nare la distri­bu­zione spa­ziale dei CEM, come pre­vi­sto dalla Legge. Valu­ta­zioni teo­ri­che appros­si­mate effet­tuate per il MUOS, seguendo la Nor­ma­tiva Ita­liana, indi­cano che il rischio dovuto agli effetti a breve e lungo ter­mine del MUOS è rile­vante e ne scon­si­gliano l’installazione presso NRTF Niscemi: effetti a breve ter­mine dovuti ad inci­denti, effetti a lungo ter­mine dovuti ad espo­si­zione cro­nica, inter­fe­renza con appa­rati bio­me­di­cali elet­trici, disturbo della navi­ga­zione aerea. La pro­ce­dura auto­riz­za­tiva per il MUOS a Niscemi nel 2011 era com­ple­ta­mente al di fuori delle pre­scri­zioni della Legge ed è stata giu­sta­mente revo­cata. Ogni pro­po­ni­mento d ripresa dei lavori deve essere a valle dell’eventuale esito posi­tivo di una nuova pro­ce­dura auto­riz­za­tiva. La let­te­ra­tura scien­ti­fica recente con­ferma la suf­fi­ciente evi­denza degli effetti dei CEM a lungo ter­mine, soprat­tutto se si prende in con­si­de­ra­zione quella indi­pen­dente e non viziata da con­flitti di inte­resse. Il Rap­porto del Veri­fi­ca­tore del TAR sup­porta pie­na­mente la sen­tenza che parla di prio­rità e asso­luta pre­va­lenza del prin­ci­pio di pre­cau­zione (art. 3 dlg. 3.4.2006 n. 152), non­ché dell’indispensabile pre­si­dio del diritto alla salute della Comu­nità di Niscemi, non assog­get­ta­bile a misure anche stru­men­tali che la com­pro­met­tano seria­mente. Il Rap­porto dell’Istituto Supe­riore della Sanità, nelle parti riguar­danti l’inquinamento chi­mico pro­ve­niente da Gela e lo stato di salute della popo­la­zione, con­fer­mano l’assolta inop­por­tu­nità della instal­la­zione del MUOS presso la base NRTF di Niscemi.

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28 gennaio 2014
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