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La piaga d'Egitto

Dalla Farnesina arriva la notizia che gli italiani dispersi a Sharm el-Sheikh sono più di quelli attualmente conosciuti

27 luglio 2005

AGGIORNAMENTO
Riconosciuti i corpi di Rita Privitera e Paola Bastianutti

- Il padre di Rita Privitera, la compagna di Giovanni Conti, ha riconosciuto il corpo senza vita della figlia.
- "Abbiamo la notizia non ufficiale del riconoscimento di Paola, per cui si è spezzato anche quel sottilissimo filo di speranza che avevano i familiari. Lo stanno verificando con il test del Dna". Lo ha detto il consigliere regionale pugliese di An Saverio Congedo, uscendo dalla villa della famiglia Bastianutti dopo essersi intrattenuto per circa un'ora con i familiari delle due ragazze morte negli attentati.
Salgono così a sei le vittime italiane dell'attentato.

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I vigili del fuoco egiziani scavano ancora tra le le macerie del Ghazala Garden. Ci sono altri cadaveri sepolti là in mezzo? Quanti saranno? Quale può essere il numero esatto delle persone che sono sfuggite prima agli attentati e poi  alle verifiche certosine dei tour operator, che organizzano la vacanza tutto-compreso a Sharm el Sheikh? Chi manca all'appello? E potrà mai essere completo questo appello? Ci sono anche i turisti fai-da-te sulla costa del Mar Rosso, e di questi chi può dare segnalazioni?
La verità, spiazzante e tragica, è che a quattro giorni dall'attentato di Sahrm el-Sheikh, il bilancio è ancora aperto e che riuscire a districare i nodi che il terrore è riuscito ad imbrigliare non è un lavoro semplice.
Per quanto riguarda i nostri connazionali, si sa con certezza che le esplosioni dello scorso venerdì hanno colpito due coppie siciliane e due sorelle pugliesi. Una sicurezza con alcune lacune, perché l'identificazione, per ora, riguarda solo quattro di loro: Sebastiano Conti, 34 anni, il fratello Giovanni (28), la moglie Daniela Maiorana (32) e una delle due sorelle, Daniela Bastianutti, venticinquenne. Non vi è stato ancora riscontro, invece, per la sorella Paola, 23 anni, e per Rita Privitera, 25, fidanzata di Giovanni Conti.

Nelle ultime ventiquattro ore dalla Farmesina è arrivata una preoccupante ammissione che si ricollega al discorso iniziale: ci sarebbero infatti nostri connazionali segnalati da familiari, parenti ed amici, di cui si sono perse le tracce dopo lo scoppio delle bombe.
Se l'altro ieri una nota dell'Unità di Crisi evidenziava che ''continuano a non emergere elementi specifici di preoccupazione'' su questi connazionali, la nota arrivata ieri dalla stessa Unità di Crisi dice testualmente che ''sono pervenute alcune nuove segnalazioni che hanno fatto emergere preoccupazioni per un limitato numero di nostri connazionali sui quali sono in corso accertamenti''.
Un limitato numero di cui non si conosce esattamente l'entità ma che non dovrebbe superare la decina.
''Definirli dispersi è improprio - hanno precisato i funzionari dell'Unità di Crisi -. In questi casi, occorre essere prudenti. La frequenza delle comunicazioni con le famiglie non è uguale per tutti. Prova ne è che qualcuno dei segnalati è stato rintracciato''.
Insomma, la parola d'ordine è: non creare allarmismi.

Ieri la Procura generale egiziana ha riferito che sono 26 i corpi ancora da identificare dopo gli attentati. Mancano sicuramente all'appello dieci britannici e una donna turca, oltre a Rita Privitera e Paola Bastianutti, sorella di Daniela. Fra gli stranieri uccisi ci sono anche un britannico, un ceco, un americano e tre turchi.
Sempre ieri i familiari delle sorelle Bastianutti hanno ufficialmente riconosciuto il corpo di Daniela. Il fidanzato di Paola e uno zio, Antonio Pizzileo, sono arrivati nel pomeriggio a Sharm con il Falcon dell'Aeronautica militare messo a disposizione dalla presidenza del Consiglio per i familiari delle vittime dell'attentato. Con loro sono giunti anche i genitori di Giovanni e Sebastiano Conti; la sorella di Daniela Maiorana, accompagnata dal fidanzato; il padre e uno zio di Rita Privitera. Ad accompagnarli anche funzionari dell'Unità di crisi della Farnesina, esperti del Racis dei carabinieri che rafforzeranno la squadra della polizia scientifica per accelerare le procedure già in corso di identificazione dei corpi delle vittime, con l'assistenza in loco del Console italiano, Fabrizio Saggio, un ufficiale medico legale dell'Arma, e dei funzionari dell'ambasciata d'Italia al Cairo.
E proprio per Paola Bastianutti, così come per la compagna di Giovanni Conti, Rita Privitera, le speranze sono ormai quasi inesistenti: anche se restano ufficialmente ancora disperse.

Entrambe le famiglie verranno riaccompagnate in Italia oggi pomeriggio.

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27 luglio 2005
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