La prima vittima europea della nuova influenza A/H1N1 è una donna scozzese di 38 anni che all'inizio di giugno aveva dato alla luce il suo bimbo mentre era ricoverata in ospedale per l'infezione. Lo ha riportato ieri la stampa britannica.
La neomamma si trovava in terapia intensiva al Royal Alexandra Hospital di Paisley, vicino a Glasgow. Le autorità sanitarie hanno spiegato che soffriva già di problemi di salute. Il virus della nuova influenza potrebbe dunque non essere stata l'unica causa del decesso, il primo al di fuori delle Americhe. Il bebè, nato dopo 29 settimane di gravidanza, è risultato negativo ai test per il virus H1N1.
Oms: "E' pandemia. 145 morti" - Proprio tre giorni fa, l'Oms, Organizzazione mondiale della sanità, aveva dichiarato che l'infezione suina è paragonabile ad una pandemia, e ha elevato l'allarme al massimo livello, il "6".
Dopo i primi casi ad aprile in Messico, il virus H1N1 ha contagiato quasi 30.000 persone in 74 Paesi e provocato 145 morti, ma dal Canada, è giunta notizia di due nuove vittime nel Paese. Entrambe soffriva già di altre patologie che gli avevano indebolito il sistema immunitario. Dopo il Messico e gli Stati Uniti, dove si contano 108 e 27 morti per H1N1, con sei morti il Canada è il terzo paese al mondo con il maggior numero di decessi legati alla nuova influenza. Seguono Cile, Colombia, Costa Rica, Guatemala e Repubblica Dominicana.
Per quanto riguarda l'Italia, una recentissima statistica dell'Oms, aggiornata venerdì scorso, conta 56 casi nel nostro Paese, ma in mattinata, l'ospedale Galliera di Genova ha segnalato un nuovo caso di infezione, il secondo nel capoluogo ligure. E' un giovane di 20 anni, ritornato da un viaggio negli Usa. Sottoposto ad una terapia antivirale, è stato rimandato a casa sua sotto osservazione.
[Informazioni tratte da Adnkronos Salute, Repubblica.it]
