La Procura nissena ha cominciato i controlli sul cemento fornito dalla Calcestruzzi Spa per l'ospedale Sant'Elia
E' stato eseguito ieri mattina il prelievo di cemento nel cantiere della nuova ala in costruzione dell'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta, sequestrata due settimane fa su ordine della Procura nell'ambito dell'inchiesta a carico della società bergamasca Calcestruzzi Spa.
Il tecnico ha effettuato alcuni esami nella struttura per procedere all'analisi del cemento impiegato per costruire l'immobile. Secondo la Procura nissena la Calcestruzzi Spa avrebbe fornito alla ditta appaltatrice dei lavori, la Sigenco Spa, materiale di qualità inferiore rispetto a quello previsto nella progettazione.
L'appalto vinto dalla Sigenco prevede la costruzione della nuova ala del Sant'Elia ma anche la ristrutturazione di un'altra parte dell'immobile.
Intanto la Sigenco, che aveva licenziato i 37 operai del cantiere subito dopo il sequestro disposto dalla Procura, ha avanzato richiesta di cassa integrazione. Gli operai, però, potrebbero ritornare presto a lavorare in ospedale ma solo nella parte in fase di ristrutturazione, come annuncia il sostituto procuratore Nicolò Marino, titolare dell'inchiesta a carico della Calcestruzzi. [Informazioni tratte da La Sicilia.it]
- Le opere fatte col cemento mafioso... (Guidasicilia.it, 28/02/08)