La promessa di Crocetta: "Niente tagli di precari né agli enti locali"
Ma a Palazzo dei Normanni il clima è stato infuocato, tra urla e alta tensione
Non ci saranno tagli per gli enti locali, "che grazie all'allentamento del patto di stabilità potranno utilizzare risorse per gli investimenti", "recuperiamo 1,5 miliardo di deficit, salvaguardiamo i servizi sociali, non scriviamo entrate fittizie e confermiamo il fondo per il precariato, con la proroga dei contratti al 31 luglio" e la richiesta al governo nazionale di un ulteriore proroga al 31 dicembre.
Ieri, durante una pausa del vertice di maggioranza, il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, ha tracciato le linee della nota di variazione al bilancio e all'emendamento di riscrittura della legge di stabilità.
Crocetta ha rilanciato, dunque, il suo appello all'Assemblea regionale: "Io sono sempre fiducioso e sono convinto che il Parlamento farà la sua parte di fronte a una manovra responsabile che rimette in moto meccanismi positivi e riqualifica il bilancio".
Tra i punti qualificanti dell'azione del suo governo, Crocetta ha citato l'utilizzo dei Fas (400 mln di euro) per finanziare il trasporto pubblico locale, i collegamenti marittimi e quelli aerei spostando di un anno opere finanziabili ma con la progettazione ancora incompleta che avrebbe messo a rischio i fondi e l'accordo con lo Stato sull'articolo 37 dello Statuto, grazie al quale quest'anno la Regione ottiene 49 milioni utilizzabili per spesa corrente sacrificando il fondo per l'edilizia sociale (di pari importo) i le cui risorse in conto capitale erano vincolate a quello scopo.
Per quanto riguarda i forestali, l'assessore all'Economia Luca Bianchi, al vertice di maggioranza, ha spiegato che i fondi in parte saranno approntati con una norma nella legge di stabilità, 50 milioni invece saranno recuperati da risorse extraregionali, probabilmente dalla partita di giro dell'art.37.
Salvi, ma solo in parte, i fondi per l'ex tabella H. "Bianchi ha parlato di 24 milioni di euro, la metà rispetto allo scorso anno - dice il vice capogruppo dei Drs, Alice Anselmo - Ma tra i destinatari non ci sarebbero i teatri privati, tranne qualche piccola eccezione. Significa buttare in mezzo a una strada 2.500 persone. Spiegherò all'assessore che fare cultura non significa finanziare solo i teatri pubblici e sono pronta a presentare emendamenti".
Prima del vertice di maggioranza, il governatore Crocetta ha avuto un duro faccia a faccia con alcuni dipendenti degli enti locali che chiedevano la stabilizzazione.
Uno scontro che ha riempito la sala gialla di Palazzo di Normanni di urla in un pieno clima infuocato. In sala c'erano circa 150 persone, tra cui alcuni sindaci con tanto di fascia tricolore.
Il governatore ha ribattuto a muso duro alle contestazioni dei precari che chiedevano la stabilizzazione per il timore di essere licenziati a fine luglio, dopo la proroga di quattro mesi che il governo ha deciso di mettere nella legge di stabilità (i loro contratti terminano ad aprile alla scadenza dell'esercizio provvisorio) in attesa che il governo nazionale conceda un'ulteriore proroga fino a dicembre di quest'anno.
Crocetta ha ricordato che i problemi legati ai precari risalgono alle scelte del governo Monti e a quelle dei precedenti governi della Regione. Sono volate parole grosse nella sala, alcuni assistenti parlamentari sono dovuti intervenire per sedare gli animi dei più esagitati, frapponendosi tra loro e il presidente seduto accanto ai componenti della commissione Lavoro dell'Ars.
Alla fine della riunione gli assistenti parlamentari hanno fatto defluire le persone, in un clima comunque di tensione, sotto gli sguardi degli uomini della Digos e del servizio di scorta del presidente Crocetta, uscito da una porta secondaria della sala Gialla per entrare nella stanza del governo dove si è tenuto il vertice di maggioranza.
"Non c'è bisogno che i precari facciano scioperi né manifestazioni - aveva detto in precedenza il governatore ai giornalisti - abbiamo previsto le somme a copertura dei loro contratti per l'intero anno, senza alcuna riduzione del 20%. Faremo la manovra attraverso l'utilizzo produttivo di una parte del precariato risparmiando sulle esternalizzazioni di alcuni servizi e dunque tutti i precari avranno confermato il monte ore. Abbiamo trovato copertura finanziaria anche per i forestali".