La prossima politica energetica siciliana: i grandi gruppi dell'energia aspettano con ansia i risultati delle elezioni
Dall'eolico ai termovalorizzatori: sulle urne un assegno da 3 miliardi
(la Repubblica/Palermo, 18 marzo 2008)
In Sicilia ci sono in ballo oltre 3 miliardi di euro d'investimenti che pendono dalle labbra della politica, o meglio da quelle dei due candidati principali alla presidenza della Regione, Raffaele Lombardo e Anna Finocchiaro. Tre miliardi di euro appesi al risultato che uscirà fuori dalle urne il prossimo 14 aprile, con i grandi gruppi, dalla Falck all'Erg, passando per Enel, Endesa, Sir Rocco Forte o Moncada, che attendono trepidanti e nel frattempo tifano in cuor loro per uno piuttosto che per l'altro pretendete alla prima poltrona di Palazzo d'Orleans.
Tutti i grandi gruppi sono pronti ad avviare i cantieri per i termovalorizzatori (Falck e Sicilpower) e per i due rigassificatori (Erg ed Enel), o ancora per piantare centinaia di pali eolici e pannelli fotovoltaici. Ma tutti adesso sono in attesa di sapere cosa accadrà tra un mese. Perché se vincerà Lombardo “si faranno i termovalorizzatori di nuova generazione e per i rigassificatori si vedrà in futuro”, come ripete il leader del Movimento per l'autonomia in questo avvio di campagna elettorale. Mentre se vincerà la Finocchiaro “si faranno subito i rigassificatori, ma per i termovalorizzatori occorrerà prima avviare la raccolta differenziata e riscrivere il piano varato dall'ex governatore Salvatore Cuffaro”.
Per non parlare dell'eolico, con gli ambientalisti del centrosinistra favorevoli, e l'Mpa che ha sempre messo i bastoni tra le ruote: “In questo settore più che alle opinioni, siamo appesi agli umori di questo o quel politico”, dice Silvio Moncada, patron dell'omonima azienda leader nel settore eolico, che da solo vale investimenti per 1,5 miliardi di euro. Il mese scorso l'assessorato al Territorio e ambiente, guidato da Rossana Interlandi dell'Mpa, ha bloccato le autorizzazioni ai nuovi impianti. Non solo: nell'ultima finanziaria è passato un ordine del giorno proposto proprio dall'Mpa che blocca la realizzazione di impianti eolici superiori ai 20 metri d'altezza.
Difficile quindi che tifino per Lombardo colossi come Moncada, che punta a investire cifre da capogiro vicine al miliardo di euro, o l'Enel, che a sua volta è pronta a mettere sul piatto altri 1,5 miliardi di euro per piantare pali eolici che grazie al vento siciliano produrranno altri 150 megawatt.
L'Enel e la Erg inoltre pendono dalle parole di Lombardo anche per il rigassificatore di Porto Empedocle, un progetto da 600 milioni di euro, e per quello di Priolo. La Finocchiaro si è detta favorevole ai rigassificatori, lo stesso vale per il leader dell'Udc, Salvatore Cuffaro. Peccato però che Lombardo da tempo ripete che “questi progetti per i due rigassificatori siciliani non vanno bene e devono essere bloccati”: “Sono contrario perché chiedo maggiore sicurezza e convenienza per la Sicilia”, ha detto Lombardo, facendo infuriare sia l'Enel che la Erg di Edoardo Garrone, che pochi giorni fa, in un convegno a Palermo, si è detto “stufo di questa situazione nell'Isola” e il suo gruppo ha annunciato 300 esuberi negli impianti siciliani di Priolo e Augusta. Pessimi gli umori anche in casa Enel: i manager hanno chiaramente detto che “se entro breve non si sbloccherà l'iter autorizzativo per il rigassificatore di Porto Empedocle, saranno dirottati gli investimenti altrove”.
Sul fronte termovalorizzatori, Sicilpower e il gruppo Falck, che da solo ha vinto tre appalti da 1,2 miliardi di euro per gli impianti di Augusta, Bellolampo e Casteltermini, temono le posizioni della Finocchiaro che si è detta fino a ieri “contraria ai termovalorizzatori previsti dal piano Cuffaro”: “Io non ho mai detto no ai termovalorizzatori in generale - dice la Finocchiaro - Ho detto no al piano dei rifiuti di Cuffaro, bocciato dalla Corte dei conti e dalla commissione bicamerale sui rifiuti. Dico sì ad un ciclo serio di smaltimento dei rifiuti, che sviluppi la raccolta differenziata, che crei le conseguenti aree di compostaggio e la viabilità per i mezzi che devono trasportare i rifiuti”.
Parole che per certi versi suonano come una minaccia per chi, proprio in base al piano Cuffaro, ha vinto gli appalti per realizzare gli impianti nell'Isola. Più accomodante invece la posizione di Lombardo: “La Finocchiaro si dice contraria ai termovalorizzatori, probabilmente vorrebbe che capitasse alla Sicilia lo stesso dramma dei rifiuti che ha colpito la Campania - replica Lombardo - Noi siamo per i termovalorizzatori, quelli di ultima generazione, che non inquinano perché non producono diossina e che a monte hanno la raccolta differenziata”.
In questi giorni grande attesa c'è anche in casa Sir Rocco Forte, il gruppo che ha in corso un investimento da 120 milioni di euro per il golf resort di Sciacca, bloccato per una vecchia legge in vigore solo nell'Isola. Un progetto osteggiato dagli ambientalisti, che però appoggiano in massa la Finocchiaro. “La nuova legge sul golf deve essere una priorità del nuovo governo”, ha assicurato invece lo stato maggiore del Pdl.
Per chi tiferanno quindi gli inglesi il prossimo 14 aprile?
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- Sul rigassificatore che l'Enel vuole costruire a Porto Empedocle