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La quinta vasca

Pronta a breve (forse) la quinta vasca della discarica di Bellolampo che comunque non spegnerà l'emergenza

08 giugno 2010

Purtroppo l'emergenza rifiuti, anche quest'anno, minaccia il turismo della costa palermitana. A causa della chiusura della discarica di Partinico, perché scaduta l'ordinanza a margine dello sforamento riscontrato nei controlli all'impianto del cosiddetto parametro Doc (carbonio organico disciolto) e perché non è stato ancora effettuato il collaudo, da Terrasini a Isola delle Femmine la raccolta dei rifiuti va sempre più a rilento e gli indecorosi spettacoli delle mini discariche cittadine che si sono venute a creare di sicuro sono il peggior biglietto da visita che si può consegnare ai turisti.
Il presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, ha parlato di una situazione analoga a quella campana, mentre Federalberghi ha lanciato un appello: "Serve un piano straordinario per l'estate".

Intanto continua la guerra di cifre tra prefettura e Amia sulla capacità e la durata della quinta vasca della discarica di Bellolampo che sarà consegnata entro i primi venti giorni di giugno. "La quinta vasca della discarica di Bellolampo è stata progettata per contenere 300 mila metri cubi. Doveva essere consegnata a fine mese ma stiamo cercando di stringere i tempi per arrivare a metà mese", ha detto il prefetto di Palermo Giancarlo Trevisone, a margine della firma di un protocollo di legalità.
Trevisone, che è anche commissario delegato per l'emergenza rifiuti della provincia di Palermo, ha smentito quanto scritto in un comunicato diramato sabato scorso dai commissari straordinari dell'Amia riguardo "un presunto sopralluogo congiunto tra Prefettura ed Amia che si sarebbe svolto presso la discarica di Palermo Bellolampo allo scopo di misurare l'effettiva capienza della nuova quinta vasca della discarica...". "A tal riguardo - si legge nella nota del commissario per l'emergenza rifiuti - si precisa che l'ing. Averna ed il dr. Croce, progettisti della struttura commissariale, non hanno svolto nei giorni scorsi alcun sopralluogo congiunto con i tecnici di Amia presso la quinta vasca. Si conferma, invece, quanto già comunicato il 31 maggio scorso in merito alla capacità volumetrica del sito in fase di allestimento: più di 300 mila mc". "Si precisa, inoltre - prosegue la nota di Trevisone - che questa struttura, in linea con il modus operandi da sempre seguito (ampia e proficua collaborazione con tutti gli enti interessati allo scopo di preservare e garantire il diritto dei cittadini ad adeguati livelli di salubrità ambientale) ha preso in considerazione le valutazioni a suo tempo comunicate dai commissari straordinari di Amia, chiedendo ai progettisti della quinta vasca la predisposizione di una dettagliata relazione sui volumi di abbancamento del nuovo sito". "Il documento, redatto in base alle caratteristiche sismiche del sito, fornisce il seguente dato - sottolinea il commissario - circa 314.000 mc, con una vita utile di circa 7 mesi, utilizzando la vasca con un'inclinazione di 30° nell'abbancamento, anche alla luce della possibilità di deroga attribuita al commissario nell'ambito della situazione di emergenza".
Per Trevisone "tali modalità di abbancamento, conformi, se non inferiori, a quelle attualmente utilizzate in discarica, rispettano le condizioni di stabilità statica secondo le verifiche effettuate". Il commissario ha evidenziato che "le modalità di coltivazione e conferimento dei rifiuti, di competenza esclusiva di Amia dovranno rispettare i dettami della normativa entrata in vigore dal gennaio 2010. La legge prevede, infatti, che i rifiuti dovranno essere preventivamente trattati (cioé triturati e selezionati) anche allo scopo di ridurne il volume". "Nell'esclusiva attività di Amia rientra anche il delicato compito di garantire l'esecuzione delle attività connesse alla raccolta differenziata, sempre al fine di ridurre il quantitativo di rifiuti da smaltire mediante il conferimento in discarica - ha concluso il prefetto - Da ciò deriva come la durata utile della vita della vasca, che verrà consegnata entro i primi 20 giorni di giugno, non può essere valutata sic et simpliciter, ma in relazione alla globalità delle attività citate, ferma restando la volumetria indicata".

Insomma, il prefetto smentisce i calcoli effettuati dai consulenti di Amia, che attribuiscono al nuovo bacino 147 mila metri cubi di capienza e persino che ci sia stato un sopralluogo il 3 giugno scorso assieme ai progettisti della prefettura. Ma sia l'una che l'altra ipotesi sulla capienza non risolvono il problema: nel giro di pochi mesi Bellolampo sarà comunque satura.
Dunque, è bene sottolineare che comunque non si sta parlando di alcuna risoluzione dell'emergenza, ma un posticipo brevissimo e, diciamolo pure, ridicolo. I problemi rimarranno e attualmente la situazione è sempre più vicina al collasso.

A tutto ciò si aggiunge l'arrivo in Consiglio comunale, a Palermo, del regolamento della Tarsu (la tassa sui rifiuti urbani) composto da un solo articolo. L'obiettivo è confermare il 75 per cento dell'aumento deliberato nel 2006. In questo modo il centrodestra conta di recuperare i soldi necessari a salvare la Gesip in liquidazione. Ma il Partito democratico, che contesta l'impostazione del nuovo miniregolamento, annuncia già una nuova valanga di emendamenti.

[Informazioni tratte da Ansa, Repubblica/Palermo.it]

- Solo 70 giorni di capienza (Guidasicilia.it, 07/06/10)

 

 

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08 giugno 2010
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