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La Regione Sicilia ha finanziato il progetto di fruizione della Basilica paleocristiana di San Miceli, a Salemi (TP)

01 febbraio 2006

Il territorio del comune di Salemi, nella provincia trapanese, ha negli anni svelato tesori di altissima importanza culturale. Fra questi c'è la basilica paleocristiana di San Miceli, sita in contrada Vado di Salemi, e messa in luce dal celebre professore Antonio Salinas nel 1893. La basilica, con i suoi pavimenti musivi (tre pavimenti sovrapposti con tre diversi ordini di mosaici colorati e iscrizioni a carattere greci e latini del IV e VI secolo), costituisce una testimonianza quasi unica in Sicilia per la ricchezza delle iscrizioni. Negli ultimi tempi la Soprintendenza di Trapani ha provveduto al restauro e al consolidamento dei mosaici.
Intorno alla basilica, dove sono in corso degli scavi, si trovano i resti di un villaggio e di un sepolcreto, forse risalenti alla stessa epoca della basilica, che sono stati recentemente esplorati. Numerosi studi ricerche ne hanno evidenziato la grande importanza.

Proprio nei giorni scorsi l'Assessorato regionale ai Beni Culturali ha finanziato il progetto di fruizione della Basilica di San Miceli, con un finanziamento che ammonta a 520 mila euro. L'incarico di progettazione, redatto dall'architetto Pietro di Maria ed affidato dall'amministrazione comunale in carica nel 1999, è stato seguito negli ultimi mesi dall'assessore ai Beni Culturali Salvatore Grillo.
''Il progetto - spiega il sindaco di Salemi, Biagio Mastrantoni - prevede la realizzazione di un parcheggio per auto ed autobus, la demolizione dell'attuale caseggiato, la costruzione di una copertura in legno e vetro che consentirà di visionare i resti della basilica anche dall'esterno, la realizzazione di un sentiero acciottolato che conduce dalla basilica all'area in cui sono attualmente in corso altri scavi''. I lavori saranno ultimati in 6 mesi.
Prima dell'inizio dei lavori sarà necessario comunque provvedere all'esproprio dei terreni limitrofi, per i cui indennizzi è prevista un'apposita somma del finanziamento della Regione.

''Il finanziamento di questo importante progetto - ha detto l'assessore Grillo - è il frutto di un lavoro congiunto tra Comune, Sovrintendenza e Assessorato regionale ai Beni Culturali. Un contributo fondamentale tuttavia lo si deve all'assessore regionale Alessandro Pagano che ha sin dall'inizio ha compreso l'importanza del sito archeologico, e all'onorevole Mimmo Turano che ha più volte sollecitato il Governo a reperire i fondi necessari al finanziamento dei lavori'' L'assessore aggiunge: ''Mi auguro adesso che il proficuo interessamento che su questo progetto c'è stato da parte della nostra deputazione, possa garantire adesso il finanziamento di altri due importanti progetti di valorizzazione, e cioè quelli delle aree archeologiche delle contrade Polizzo e Mokarta''.

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01 febbraio 2006
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