La Regione Siciliana dedica al Carretto un evento speciale
"Carretto - Icona dell'identità siciliana" al Museo regionale Palazzo d'Aumale di Terrasini, dal 2 a 4 luglio
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"Quei veicoli dipinti, buffi e diversi tra loro, percorrono le strade, attirano l'occhio e la mente come dei rebus che viene sempre la voglia di risolvere".
Così lo scrittore francese Guy de Maupassant, descrisse i carretti siciliani vedendoli a Palermo durante il suo viaggio in Sicilia.
E proprio a questo "rebus che cammina" è dedicata la tre giorni di dibattiti, mostre, laboratori artigianali, esibizioni canore e folk, opera dei pupi, proiezioni cinematografiche e degustazioni per la manifestazione regionale "Carretto - Icona dell'identità siciliana" che si tiene dal 2 al 4 luglio al Museo regionale Palazzo d'Aumale di Terrasini (Lungomare Peppino Impastato).
La manifestazione, promossa e sostenuta dall'Assessorato regionale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, punta a diventare appuntamento annuale di promozione e divulgazione della cultura e delle tradizioni legate al carretto siciliano, icona e simbolo al tempo stesso dell'Isola.
Frutto di un attento e scrupoloso lavoro di ricerca e approfondimento, svolto da Domenico Targia, Direttore del Parco Archeologico di Tindari, in sinergia con il personale regionale in servizio presso la Biblioteca del Museo d'Aumale, il progetto si prefigge di valorizzazione le diverse forme d'arte che confluiscono, ieri come oggi, nella forma del tradizionale carretto, arti per troppo tempo ritenute "minori" e che, grazie a questa manifestazione, vedono accendere i riflettori sulle prestigiose maestranze che risiedono in Sicilia.
Maestri d'ascia e carradori, fra i quali intagliatori, maestri fabbri, decoratori, pittori, costruttori di finimenti, usciulari (ovvero costruttori di boccole) non ultimi cuntastorie e pupari, artigiani e artisti connessi, già dall'800, con l'anima del carretto siciliano. Un corollario di figure che, ancora oggi, tiene viva e florida l'antica tradizione culturale infusa in ogni esemplare di carretto, icona indiscussa dell'identità siciliana.
Recuperare il valore e la funzione del Carretto siciliano nella nostra storia, restituendogli il ruolo simbolico che merita, è anche un primo passo verso l'auspicato riconoscimento di patrimonio immateriale dell'UNESCO che porrebbe il Carretto, con le immagini dipinte della storia dei paladini di Francia, come un elemento di immediata riconoscibilità della tradizione siciliana, al pari dell'Opera dei Pupi, già eredità immateriale.
"L'intento di questa manifestazione regionale - dichiara Domenico Targia, che ha guidato negli ultimi due anni le ricerche e gli approfondimenti sulle tracce storiche e antropologiche del carretto siciliano - è quello di fare uscire dall'oblio quel conglomerato di Arti, per troppo tempo considerate minori, che ruotano da sempre intorno all'esistenza del carretto siciliano".
Per tre giorni, dunque, protagonista assoluto della manifestazione sarà il carretto siciliano - già iscritto al REIS (Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia) e in attesa di intraprendere il percorso per il conseguimento del riconoscimento Unesco, quale Patrimonio dell'umanità - al centro di una serie di attività, realizzate in collaborazione con diversi comuni e associazioni dell'Isola.