La Regione Siciliana ha dato il via libera al ''Progetto-Paese'' con gli Stati Uniti, la Tunisia e la Romania
Concentrare le azioni promozionali di internazionalizzazione della Sicilia verso aree geografiche prioritarie e strategiche. Con riferimento non soltanto ai temi squisitamente economici, ma anche alle questioni istituzionali, sociali e culturali. Questo, in sintesi, il significato del ''Progetto-Paese'', che è stato illustrato l'altro ieri, 20 marzo, a Palermo, nel corso di una conferenza stampa.
Si tratta del primo passo della Regione Siciliana per ''disegnare'' nuovi rapporti con tutti i Paesi del mondo.
Si comincia con Stati Uniti, Tunisia e Romania, questi i tre Paesi scelti per l'avvio del Progetto-Paese. ''L'obiettivo - ha sottolineato il presidente della Regione, Salvatore Cuffaro - è quello di dare vita ad azioni di internazionalizzazione innovative e integrate. Il Progetto-Paese è il proseguimento di un lavoro cominciato qualche anno fa con l'approvazione del Programma regionale per l'internazionalizzazione (Print), uno strumento del governo regionale per indirizzare le scelte di investimento istituzionale, sociale, economico e culturale del territorio siciliano verso l'estero. Mi piace anche ricordare il ruolo fondamentale che sta esercitando lo Sportello regionale per l'internazionalizzazione (Sprint), braccio operativo a supporto dell'amministrazione regionale e delle imprese per le attività all'estero. Per non parlare del ruolo di raccordo che lo stesso Sprint giocherà nella realizzazione del Progetto-Paese''.
Il Progetto-Paese si articola in cinque momenti: identificazione dei Paesi; elaborazione dei dossier informativi; missioni istituzionali; missioni operative; servizi di follow up.
Le prime due fasi del progetto sono state realizzate. Sono già stati individuati tre Paesi: ''Gli Stati Uniti d'America - ha spiegato l'assessore regionale alla Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca, Antonino Beninati - per i legami che, da sempre, la Sicilia intrattiene con questo Paese. Poi la Tunisia, come segno di apertura verso tutte le realtà del Mediterraneo. E la Romania, che rappresenta l'apertura della Sicilia verso l'Est''.
Anche la seconda fase del progetto è stata completata, tanto che le imprese siciliane e, in generale, i soggetti dell'isola che si recheranno in questi tre Paesi, grazie al lavoro già svolto, sapranno già a chi e come ''vendere'' il prodotto Sicilia. Ora sarà la volta delle missioni istituzionali: la prima è prevista per lunedì 26 marzo in Tunisia, e poi delle missioni operative.
Per tutto il progetto, che si concluderà entro il 31 dicembre prossimo, lo stanziamento previsto ammonta a 4 milioni e 500mila euro.