Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

La ricerca scientifica contro l'influenza aviaria. Presto un test e un vaccino per contrastare l'H5N1

24 gennaio 2006

Dall'azienda per le applicazioni microelettroniche StMicroelectronics, insieme alla società di diagnostica medica Veredus laboratories, è stato messo a punto un test, su alcuni segmenti di DNA, per stabilire, in appena un'ora, se il paziente è affetto dall'influenza avaria.
Il metodo tecnologico-diagnostico è già stato validato e le aziende costruttrici prevedono che potrà essere in commercio, a disposizione degli operatori sanitari, già nell'autunno di quest'anno. Grazie ad un solo test (che i produttori spiegano sarà a basso costo), a non a test multipli, sarà possibile stabilire se un paziente è stato contagiato dal virus dell'influenza aviaria o da quello di un sottotipo.

A permettere la diagnosi, un piccolo chip in silicio, chiamato lab-on-chip, montato su un supporto dalle dimensioni di una piastrina da laboratorio. Si tratta di uno strumento usa e getta su cui vengono posizionati i campioni da analizzare contenenti alcuni segmenti di DNA. I risultati poi, vengono rilevati da un lettore portatile ed elaborati attraverso un software.
L'idea del progetto, hanno spiegato le aziende, è nata dopo che l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha avvertito della necessità di una rapida diagnosi come uno dei strumenti fondamentali per combattere l'influenza aviaria.
Per questo ''ci siamo dati l'obiettivo - ha affermato Rosemary Tan della società Veredus - di rendere disponibili al personale medico tutte le risorse necessarie per identificare rapidamente i ceppi di influenza aviaria o di altre forme influenzali serie distinguendoli con precisione da sottotipi meno pericolosi''.

Per quanto riguarda la ricerca per un vaccino contro il virus H5N1, il Comitato etico dell'Azienda ospedaliera San Martino di Genova ha dato nei giorni scorsi il via libera alla sperimentazione del vaccino per l'influenza aviaria. Lo studio clinico, che dovrebbe partire nel mese di marzo, è coordinato dal Dipartimento di Scienze della Salute dell'Università di Genova e vede coinvolti altri due centri italiani, quello di Chieti e quello di Siena, nella prima sperimentazione del vaccino sull'uomo avviata in Italia.
Alla sperimentazione, della durata di tre mesi, prenderanno parte 520 volontari (170 a Genova) divisi in due gruppi di età: dai 18 ai 61 anni e dai 61 ai 65 anni. I requisiti per partecipare allo studio sono il buono stato di salute e la disponibilità a firmare il consenso informato.
''L'ospedale San Martino ed il Dipartimento di Scienze della salute dell'Università di Genova - ha spiegato il presidente del Comitato etico, Luigi Francesco Meloni -, nelle persone dei professori Pietro Crovari e Roberto Gasparini, è centro coordinatore, che unitamente ad altri centri ha assunto il compito di procedere ad una sperimentazione clinica del vaccino nei confronti del ceppo H5N1 in riferimento all'ipotesi di pandemia influenzale aviaria. L'inizio di ogni sperimentazione clinica è condizionato al parere favorevole del Comitato etico istituito presso la struttura nella quale essa si svolge''. ''Il compito del Comitato etico - ha aggiunto - è la tutela dei diritti, della sicurezza e del benessere dei soggetti coinvolti. La nostra valutazione è pertanto esclusivamente di carattere etico, ed è ciò che abbiamo fatto oggi approvando il protocollo dopo aver valutato il percorso che la sperimentazione dovrà avere, le ragioni che la sostengono e gli obiettivi che si propone di conseguire''.

Il professor Pietro Crovari, direttore del Centro interuniversitario di ricerca sull'influenza del Dipartimento di Scienze della salute di Genova, ha spiegato che ''la ricerca rientra in una serie di iniziative coordinate, messe a punto dal Ministero della Salute attraverso l'apposito Centro di controllo delle malattie (CCM), per far fronte ad una eventuale pandemia''. La sperimentazione avverrà in due fasi, con somministrazione ai volontari della seconda dose di vaccino (prodotto dalla multinazionale europea Chiron, con centro di ricerca a Siena) dopo un mese dall'inizio dello studio. ''Spetterà poi all'organismo tecnico europeo - ha spiegato il Direttore scientifico dell'Azienda ospedaliera San Martino, Paolo Elio Capra - trarre le conclusioni ed eventualmente autorizzare l'immissione del vaccino nel meccanismo di produzione''. Lo stesso Capra ha poi voluto sottolineare che ''questa è solo una tappa per fare fronte ad una eventuale pandemia di influenza aviaria per la quale, comunque, fino ad ora nel mondo non è stata ancora provata la trasmissione da uomo a uomo''.

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

24 gennaio 2006
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia