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La ''Riforma Moratti'' è arrivata al capolinea. La scuola della nuova Pubblica Istruzione italiana sarà...

01 settembre 2006

Addio tutor e portfolio, la scuola torna alla scheda
di Mario Reggio (la Repubblica Scuola&Giovani.it, 1 settembre 2006)

La riforma Moratti è arrivata al capolinea. Anche se non tutte le novità programmate dal governo Berlusconi sono state cancellate, con una circolare il ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni, ha chiarito come inizierà il nuovo anno scolastico.

Non ci sarà nessun tutor, ma la valutazione degli studenti verrà affidata all'intera équipe dei docenti. Scompare quindi anche il ''portfolio delle conoscenze'', quella che doveva essere la carta d'identità sul profitto e i comportamenti dello studente.
Sospesa anche l'applicazione generalizzata degli anticipi scolastici alla materna ed alle elementari. La ragione è semplice: con il taglio dei fondi i Comuni non sono in grado di assicurare i servizi.
Queste le principali indicazioni contenute nella circolare messa a punto dal ministero, illustrata ai sindacati, e messa in rete, con tanto di lettera del ministro a docenti e dirigenti, per chiarire a scuole e insegnanti cosa fare di quanto previsto dalla riforma Moratti (leggi).

Secondo quanto hanno riferito le organizzazioni sindacali della scuola al termine del lungo incontro con Fioroni, si è anche deciso di spostare all'anno scolastico 2008-2009 il termine per la revisione degli organici del personale docente della scuola secondaria di primo grado. I sindacati in modo unanime hanno apprezzato la circolare, chiedendo però impegni in Finanziaria, tanto che il ministro ha immediatamente richiesto e ottenuto un incontro, fissato per il 26 settembre, con il premier Prodi sulle problematiche della scuola.
''La scuola - ha detto Fioroni al termine dell'incontro con i sindacati - è il cantiere della piena cittadinanza. E ogni giorno ciascuno di noi deve fare la propria parte per costruirla con serietà, anche nelle piccole cose. Stasera io ho provato a farne una''.

Il ministro della Pubblica Istruzione insiste sul coinvolgimento diretto del mondo della scuola: ''Nella scuola non si possono fare riforme, e neppure modesti cambiamenti senza coinvolgere e contro il parere degli insegnanti - ha dichiarato Fioroni - so anche che l'esperienza vi ha reso giustamente diffidenti - si legge nella lettera inviata a tutti i presidi e professori - nei confronti di queste belle parole e di chi le pronuncia. Ma vi assicuro che farò il possibile per non smentirle''.
Nella circolare Fioroni ha ribadito la centralità dell'autonomia scolastica: ogni scuola disporrà del 20% dei programmi didattici da gestire direttamente, disponendo tempi e strutture. La valutazione spetta ai docenti, mentre l'Istituto nazionale di valutazione darà il suo supporto scientifico e di ricerca. I programmi della scuola primaria, elementari e medie, sono e restano provvisori e verranno rivisti.
Fioroni ha ribadito l'intenzione di elevare l'obbligo scolastico a 16 anni e di sospendere il programma dei licei sperimentali. I motivi? Pochi istituti hanno chiesto la sperimentazione e comunque può essere portata avanti usufruendo degli ampi spazi concessi dall'autonomia scolastica. Ha ricordato che manterrà il programma di revisione dell'esame di maturità: mai più commissioni formate interamente da docenti interni e controlli stringenti sulle scuole paritarie accreditate con molta superficialità nell'ultimo periodo della gestione Moratti.

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01 settembre 2006
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