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La rigorosa Finanziaria del presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro

Per Cuffaro una Finanziaria basata sul ''rigore e il contenimento della spesa''

21 gennaio 2006

''È stato centrato un obiettivo fondamentale: anche quest'anno non si dovrà ricorrere all'esercizio provvisorio. Mi sono imposto affinché ciò non avvenisse''. È il commento del presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro, alla fine della maratona notturna a Sala d'Ercole, conclusa con l'approvazione, da parte dell'Assemblea regionale siciliana, di bilancio e finanziaria.
''Ho voluto una finanziaria rigorosa, non ho accettato emendamenti, non volevo che gli strumenti finanziari venissero trasformarti in un altro omnibus - aggiunge Cuffaro -. Inoltre, la Regione per il quarto anno consecutivo non farà ricorso per la copertura del bilancio a nuove forme di indebitamento. Viene così confermata l'ulteriore diminuzione del livello di indebitamento in valore assoluto''.
Per Cuffaro ''è la finanziaria che coniuga la riduzione delle spese e delle tasse con i principi fondamentali di sviluppo. Parlando di sanità, è giusto ricordare come la manovra chiuda il disavanzo del settore e individui precisi elementi di programmazione per il controllo e il monitoraggio della spesa, garantendo al tempo stesso qualità ed efficienza nei servizi".

Per il presidente, ''la manovra approvata oggi dall'assemblea regionale siciliana si articola su due direttrici principali: il rigore e il contenimento della spesa''. In questa precisa scelta politica rientra la norma contenuta nella manovra di ridurre i componenti degli uffici di gabinetto degli assessorati regionali e di ricondurre le spese correnti della regione, degli enti regionali e delle aziende ospedaliere ai vincoli imposti dal patto di stabilità nazionale. È stato disposto di dimezzare le spese degli stessi destinati a manifestazioni, convegni mostre e fondi per la rappresentanza.
Viene anche confermato l'incremento di 105 milioni di euro in più per i Comuni, somma all'interno della quale sono previsti 23 milioni per gli ex Pip del Comune di Palermo, che per la prima volta vedono iscritta la quota per il progetto di riferimento sin dall'inizio dell'anno finanziario. ''Altro aspetto chiave - continua Cuffaro - è la prosecuzione del percorso già avviato da alcuni anni di snellimento delle procedure amministrative e di deburocratizzazione, anche attraverso l'abolizione di alcuni tributi, in particolare le tasse di concessione governativa inerenti i pubblici esercizi e le strutture ricettivo-alberghiere''.
Il governo regionale, in linea con il nuovo sistema di riscossione varato recentemente, ha introdotto un sistema di incentivazione per la riscossione dei tributi locali. Verranno premiati i Comuni che attivino procedure volte ad ottimizzare il servizio di riscossione dei tributi. Per Cuffaro, la lotta all'evasione fiscale va condotta secondo il principio ''paghiamo tutti per pagare meno''.

''Sul fronte degli investimenti - spiega Cuffaro - è stata posta grande attenzione all'utilizzo dei fondi di Agenda 2000. La finanziaria prevede infatti che siano allocate nel 2006 tutte le risorse destinate agli interventi finanziati dal Por. In questo modo, la regione, in linea con quanto fatto, (ovvero il raggiungimento delle quote di impegni previsti dall'Unione europea) potrà attivare entro il 31 dicembre 2006 tutti gli interventi previsti dal Por con positive ricadute sull'economia siciliana''.
''Nel settore degli investimenti - osserva - saranno pienamente utilizzate le risorse provenienti dall'articolo 38 dello statuto''. Sono previsti anche 20 milioni di euro per la stabilizzazione dei precari negli enti locali. ''E' un programma che richiede tempo - afferma il presidente - ma questo è un atto politico concreto che sottolinea la volontà di intraprendere questo percorso''.

Nella manovra di bilancio con grande sforzo è stata assicurata la copertura finanziaria di leggi relative ai settori della medicina dei servizi, dei consorzi di bonifica, della stabilizzazione dei lavoratori precari, della riorganizzazione dell'organico dei forestali. ''Il governo ha voluto con forza inserire nella finanziaria regionale la norma che prevede la fiscalità di vantaggio volta a favorire nuovi investimenti in Sicilia, - spiega Cuffaro - attraverso il sistema veloce e trasparente del credito d'imposta. I partiti d'opposizione hanno, però posto il veto su questa norma, minacciando azioni di ostruzionismo parlamentare''.

Fonte: La Sicilia, 20 Gennaio 2006

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21 gennaio 2006
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