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La ripresa degli sbarchi? Colpa del ministro Kyenge

La Lega attacca il ministro per l'integrazione: "Dal nuovo governo segnali di lassismo pericoloso"

21 giugno 2013

Il nuovo governo e il ministro Cecile Kyenge inviano un "messaggio di lassismo sbagliato e pericoloso", e l'Italia viene vista "come il paese di Bengodi", ecco perché "sono ripresi massicciamente gli sbarchi a Lampedusa dove la situazione è ormai esplosiva". "E' urgente, quindi ripristinare le politiche di respingimento e di contrasto e di cooperazione con gli Stati".
L'allarme è stato lanciato in una conferenza stampa a Montecitorio dalla delegazione leghista rientrata da Lampedusa.

Giancarlo Giorgetti, capogruppo alla Camera, ha chiesto di "non abbassare la guardia" su quella che ha definito la "battaglia storica della Lega contro l'invasione dei 'clandestini', perché - ha sottolineato - sono tutti clandestini quelli che arrivano, e mente chi dice che sono persone che fuggono dal loro paese per motivi umanitari".
Giorgetti ha anche puntato l'indice contro "i messaggi di lassismo" del "nuovo governo e del ministro dell'Integrazione": "Non a caso negli ultimi tempi - ha accusato - gli sbarchi sono clamorosamente saliti". "Altro messaggio pericoloso - ha proseguito - è il provvedimento 'svuotacarceri' che riguarderà soprattutto l'immigrazione".
Matteo Bragantini, vice capogruppo, gli ha fatto eco: "Dare il segnale che venire in Italia è un diritto e che qui si sta bene è un messaggio sbagliato. E ora a Lampedusa la situazione è pesante. Gli operatori sono bravissimi e anche le forze dell'ordine lavorano giorno e notte ma le cose non vanno bene e non è vero come ha detto il sindaco di Lampedusa che 'è tutto a posto'".

Per La Lega "bisogna tornare agli accordi bilaterali firmati da Maroni quanto era al Viminale e che avevano fermato il flusso di clandestini". La stella polare resta per il Carroccio la "Bossi-Fini", con un giro di vite che porti al "pattugliamento congiunto delle coste africane", e ad "agire già quando le imbarcazioni vengono intercettate in mare aperto". Una "politica ferma, di contrasto, e di respingimenti".

Altro che "integrazione sgangherata come vuole il nuovo governo", ha attaccato Emanuele Prataviera, mentre Massimiliano Fedriga ha accusato il ministro Kyenge di "estremismo ideologico" perché "illude le persone facendo loro credere che l'Italia è il paese di Bengodi". "La situazione di Lampedusa - hanno ripetuto - è al collasso e il governo non può limitarsi a gestire l'ordinario". Appello anche all'Europa che - hanno sottolineato - "non può lasciare il nostro paese da solo ad fronteggiare questa emergenza".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]

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21 giugno 2013
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