La scelta gay friendly del Teatro Massimo di Palermo
Sì al diritto di usufruire dei permessi matrimoniali per nozze e unioni civili, anche tra omosessuali
Il Massimo di Palermo anticipa i tempi: è il primo teatro italiano a riconoscere ai suoi dipendenti il diritto di usufruire dei permessi matrimoniali per nozze e unioni civili, anche tra omosessuali, che potranno ottenere i 15 giorni di congedo, al momento previsti dal contratto nazionale di lavoro solo per i matrimoni etero.
Dopo la condanna dell’Italia da parte della Corte di Strasburgo, in attesa delle tutele di una norma nazionale, l’ente lirico siciliano ha approvato un accordo con le parti sindacali che consente anche ai dipendenti omosessuali di avere gli stessi diritti dei colleghi etero.
"Un atto di civiltà di un teatro che vuole essere solidale con tutti i suoi lavoratori" ha spiegato il sovrintendente, Francesco Giambrone.
Gli fa eco il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando: "Il Massimo assume un ruolo di primo piano e di stimolo sul tema dei diritti dei lavoratori".
Le novità rientrano in un accordo sull’integrativo che mette in sicurezza i bilanci dell’ente lirico, introducendo flessibilità.
Il Massimo riaprirà i battenti a settembre con la Bohème di Giacomo Puccini, che sarà in scena dal 18 al 27.