Giovedì sera è morto a Roma, dove ormai viveva da circa 40 anni, Tony Scott, uno dei più grandi clarinettisti del jazz moderno nonché ex accompagnatore e arrangiatore di Billie Holiday, Sarah Vaughan, Harry Belafonte, Charlie Parker, Lester Young, Art Tatum, Duke Ellington, Ben Webte e plurivincitore sin dagli anni '50 dei più importanti ''Jazz Awards'' Internazionali.
Tony Scott era originario di Salemi. Il suo vero nome era infatti Anthony Sciacca, aveva 86 anni ed era nato nel 1921 a Morristown, nel New Jersey. L'artista si diceva ''orgoglioso di essere figlio di siciliani di Salemi''. Il cognome della madre era ''Gangi'', quello del padre ''Sciacca'', entrambi emigrati in America agli inizi del '900.
Tony Scott era stato a Salemi l'ultima volta il 17 giugno del 2005, su invito del Sindaco, per festeggiare i suoi 84 anni, occasione nel corso della quale il celebre artista si esibì in una indimenticabile jam-session all'interno del castello normanno.
''Con la scomparsa di Tony Scott - ha commentato il sindaco Biagio Mastrantoni - se n'è andato, prima ancora che un artista unanimemente da tutti riconosciuto come tra i migliori, un uomo straordinario, dotato di grande ironia, innamorato della Sicilia e legato alle proprie origini. Quando i numerosi impegni musicali glielo consentivano, era solito trascorrere alcuni giorni a Salemi dove amava intrattenersi per i vicoli del centro storico, parlare con i giovani, conversare con i più anziani per riscoprire nei loro ricordi la vita dei suoi genitori. Alla moglie Cinzia Scott e ai parenti salemitani a nome mio e dell'intera amministrazione esprimo il più profondo cordoglio per una scomparsa che, oltre a lasciare un incolmabile vuoto nel panorama jazzistico internazionale, rattrista tutta la comunità salemitana''.
I funerali di Tony Scott si celebreranno oggi nella Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo a Roma.
La salma di Tony Scott sarà poi trasferita nei prossimi giorni (la data è ancora da definire) nel cimitero di Salemi e tumulata in una tomba di un parente. L'amministrazione comunale ha deciso di farsi carico delle relative spese ed ha programmato una cerimonia funebre.
Alcune notizie sulla parabola musicale di Tony Scott
Cresciuto in una famiglia di musicisti, dopo aver frequentato i corsi della Juillard School, a partire dagli anni 40 ha lavorato con Buddy Rich, Ben Webster, Trummy Young, Sid Catlett, Earl Bostic e perfino Duke Ellington prima dell'ingaggio con Billie Holiday che gli ha dato la fama.
Dopo un lungo soggiorno in Oriente è tornato negli Usa dove è diventato celebre come uno dei pochi grandi solisti di clarinetto del jazz contemporaneo oltre a Buddy De Franco. Non per niente tra le incisioni più belle e famose della sua carriera c'è un album inciso con Bill Evans, uno dei simboli del pianoforte jazz.
Negli anni '60 si è stabilito a Roma e per decenni è stato una presenza fissa della scena jazzistica italiana dove ha svolto un innegabile ruolo nella crescita artistica delle nuove generazioni di musicisti italiani.
Personaggio estroso, tra i primi nel mondo del jazz a tentare la contaminazione con la musica orientale, con la sua testa alla Kojak, il pizzetto lungo, gli stivaloni e il cappello nero, Tony Scott è stato uno dei pochi jazzmen americani con un passato di alto livello a scegliere l'Italia per viverci e suonare. Sul piano stilistico, era uno
specialista di ballad che conosceva benissimo la tradizione ma il suo territorio d'elezione era il jazz moderno dove si concedeva le sue proverbiali escursioni dentro e fuori la tonalità.
Comune di Salemi
