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La scuola come fonte di precarietà e incertezza

Il ministro Gelmini soddisfatta del proprio lavoro mentre a Palermo i precari della scuola fanno lo sciopero della fame

01 settembre 2011

Il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, nel corso della conferenza stampa indetta a Palazzo Chigi, ha illustrato le misure per consentire il regolare avvio (ormai imminente) dell'anno scolastico 2011/2012, che quest'anno registra un totale di 7.830.650 alunni iscritti. "La manovra non ha tagliato la scuola nè ha toccato il sistema dell'Università e della ricerca: mi sembra un atto di grande sensibilità da parte del Governo".
"Il piano di razionalizzazione è stato quasi completato, il ministero ha lavorato intensamente durante l'estate per completare tutte le procedure necessarie, quindi ci sono le condizioni affinché l'avvio dell'anno scolastico sia regolare. E le nuove assunzioni sono un segno di vitalità della nostra scuola", ha aggiunto il ministro ricordando che si stanno completando le assunzioni di 66.000 unità di personale di cui circa 30.000 docenti e 36.000 personale Ata.
"Il numero dei docenti di sostegno si attesta a 94.430 unità, il livello più elevato mai raggiunto" ha aggiunto il ministro. Dal prossimo anno scolastico, inoltre, partiranno i nuovi percorsi per chi vuole diventare insegnante e conseguire un'abilitazione. "Tutti i nuovi indirizzi liceali introdotti nella riforma riportano un importante gradimento da parte delle famiglie", ha quindi detto la Gelmini, sottolineando infine che "partirà dal prossimo anno scolastico una nuova filiera formativa strettamente ancorata al mondo del lavoro. Questo nuovo canale formativo prevede, quindi, una forte connessione col mondo aziendale e, durante il percorso di studi, periodi di stage in azienda".

Duro e impietoso il commento dell'Anief, Associazione professionale sindacale, sulle parole della Gelmini: "Tra omissioni, digressioni e dimenticanze, il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini sfugge alle domande dei giornalisti e conferma di non saper reggere un ministero fondamentale per la crescita e il rilancio del Paese". Secondo l'associazione la Gelmini "dovrebbe dimettersi per evitate brutte figure".
"Sui nuovi concorsi - si legge in una nota diffusa dopo la conferenza stampa convocata dal ministro - Gelmini ribadisce che per il momento bastano quelli per dirigente scolastico, omettendo il numero di 3 mila presidenze cancellate per gli ultimi tagli e accorpamenti disposti dall'ultima legge finanziaria".
Il ministro "non chiarisce" poi "che fine faranno i 12 mila futuri abilitandi a numero chiuso con il Tfa al pari dei 100 mila abilitati con le Ssis negli ultimi 10 anni, ma almeno inseriti nel doppio canale per le assunzioni". "Sui posti accantonati per le assunzioni tra i 10 mila disposti dalle graduatorie retrodatate - aggiunge l'Anief - il ministro, pur di non ammettere di continuare a eludere una sentenza della Consulta, in evidente imbarazzo, declina la sua responsabilità politica ai direttori regionali", parlando "come se non fosse il titolare del suo dicastero o come se fossimo in una repubblica federale dove i direttori scolastici regionali sostituiscono il ministro pro-tempore, più volte sollecitato dall'Anief".

Intanto a Palermo, da due giorni una trentina di precari della scuola hanno allestito un presidio in piazza Indipendenza, davanti alla sede dell'Ars, e hanno iniziato lo sciopero della fame proprio contro i tagli alla scuola.
"Ho due figli di 6 e 10 anni, una moglie e da quest'anno sono disoccupato. Col solo sussidio la mia famiglia non può sopravvivere. Sono disperato". Questo lo sfogo di Pietro Musso, collaboratore scolastico precario di 42 anni, che assieme al collega Calogero Fantauzzo di 46 anni (4 figli e moglie casalinga), ha trascorso la notte davanti la sede della presidenza della Regione. Un bidello precario palermitano, Fantauzzo che è stato costretto perfino a mettere in vendita la propria fede nuziale per fare fronte alle spese di una quotidianità senza futuro. Il collaboratore scolastico è in graduatoria da 26 anni e, per sopravvivere, ha dato via tutto. Grazie all'aiuto di amici e parenti, ma anche alle lunghe file nel banco alimentare, riesce a pagare l'affitto di una casa a Santa Flavia, comune nei pressi di Bagheria (Pa), e a comprare il necessario per i figli di 21, 13, 6 e 5 anni. "A mio figlio piccolo, quando mi chiede il succo di frutta - ha rivelato Fantauzzo - dico che il supermercato è chiuso e intanto cerco i soldi per comprarglielo l'indomani". "Siamo precari due volte - ha aggiunto l'uomo - Abbiamo vinto un concorso e non siamo stati immessi in ruolo. In molti lavoravamo nel privato e abbiamo lasciato i nostri posti perché credevamo che lavorare nella scuola pubblica ci potesse garantire maggiore stabilita. Invece mi ritrovo senza nulla, non ho neanche diritto al sussidio di disoccupazione e non so come fare per mantenerli".

Davanti Palazzo d'Orleans, i precari hanno montato una tenda dove trascorrono la notte, sistemato un tavolino e hanno affisso cartelli e striscioni. In uno c'è l'immagine del premier Berlusconi trasformato in vampiro e la scritta "sciopero della fame". In alcuni fogli hanno disegnato un cuore scrivendo "lavoriamo nella scuola statale". In due grandi striscioni si legge: "Precari scuola pagano per i vostri privilegi" e "Lacrime e sangue". I precari si riuniscono in capannelli nel giardino di piazza Indipendenza per discutere e programmare le azioni di lotta. Alcuni hanno portato delle sedie, altri si riparano dal sole sotto gli alberi. Tra di loro ci sono docenti e collaboratori, tutti accomunati da un solo destino: essere precari.
Nella provincia di Palermo sono circa 2.200 i precari tra docenti e personale ausiliario, tecnico e amministrativo che rischia il posto, seimila in Sicilia. "Il ministro Gelmini sostiene che entro tre anni tutti i precari saranno riassorbiti dallo Stato - dice Salvo Altadonna, docente precario - chiediamo al governo regionale di prendersi carico di queste famiglie fino a quel momento".
L'assessore regionale all'Istruzione Mario Centorrino, che ha incontrato il gruppo di precari davanti Palazzo d'Orleans, ha assicurato che "la Regione aiuterà i precari della scuola nei limiti delle risorse disponibili, attraverso i cosidetti progetti salva-precari".
Oggi è prevista una riunione in assessorato. "Sarà l'occasione - ha affermato Centorrino - per fare il punto sui progetti esistenti e sulle potezialità che hanno di assorbire una quota di precari e al tempo stesso di provare a tracciare le linee generali per un nuovo progetto".

[Informazioni tratte da Lasiciliaweb.it, ANSA, GdS.it]

- 3500 assunzioni posti per la scuola siciliana (Guidasicilia.it, 12/08/11)

 

 

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01 settembre 2011
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