La SicilFiat di Termini Imerese (PA) ferma per il sesto giorno consecutivo
Anche oggi lo stabilimento della Fiat di Termini Imerese rimarrà fermo per l'intera giornata, come comunicato dall'azienda ai sindacati. A causare il fermo produttivo è la protesta in corso da parte dei lavoratori della Ergom, la società piemontese che fornisce alla fabbrica siciliana alcuni componenti per l'assemblaggio della Lancia Ypsilon.
Si tratta del sesto giorno di stop. Lo stabilimento di Termini Imerese si è fermato martedì scorso, prima dell'inizio del secondo turno di lavoro, quando la dirigenza della Fiat ha comunicato ai delegati sindacali la sospensione della produzione. Il blocco alla Ergom impedisce infatti la partenza dei tir e la consegna dei componenti per la Lancia.
''Quanto sta succedendo è grave - dice il segretario della Fiom a Termini Imerese, Roberto Mastrosimone - e preoccupa anche il silenzio della Fiat. Bisogna intervenire al più presto per riportare a regime la produzione''. ''Vorremmo capire - prosegue Mastrosimone - come si esce da questa situazione che è molto complicata. Se la Fiat fino a qualche settimana fa rivendicava un ruolo strategico nella Ergom allora oggi più che mai deve intervenire, facendosi garante nei confronti dei lavoratori''.
Anche per il segretario della Fim-Cisl di Termini Imerese, Giovanni Scavuzzo, ''occorre che tutte le parti in causa affrontino nel migliore dei modi la vicenda''. ''Termini Imerese come Pomigliano - aggiunge Scavuzzo - sono paralizzate da giorni. Se la Regione Campania e l'azienda finora non sono riuscite a sbloccare la vertenza è necessario che intervengano altri soggetti''.