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La Sicilia a capo della battaglia contro la proposta Ue per la pesca nel Mediterraneo

La proposta del Commissario europeo per la pesca cancellerebbe centomila posti di lavoro

24 ottobre 2003
Regioni e Ministero, sono tutti concordi: la politica comunitaria sulla pesca è troppo sbilanciata verso l'Atlantico e penalizza il Mediterraneo, per questo i responsabili del settore hanno deciso di riunirsi in Sicilia, alla presenza del presidente della conferenza delle regioni periferiche e marittime del Mediterraneo, Salvatore Cuffaro, che avrà il compito di farsi portavoce presso le altre regioni europee delle istanze dei pescatori. Alla riunione, che si è svolta a Palermo qualche giorno fa, insieme al sottosegretario del Ministero per le politiche agricole, con delega alla pesca, Paolo Scarpa Bonazza Buora, erano presenti il direttore generale della pesca Attilio Tripodi e, in rappresentanza delle regioni italiane, l'assessore siciliano Michele Cimino e quello della Regione Liguria, Piero Gilardino.

Il sottosegretario Scarpa Bonazza ha dato ragione agli assessori riconoscendo lo sbilanciamento e un’eccessiva azione di limitazione della politica nel settore pesca. Uguale la posizione del governo e delle organizzazione di categoria del settore. Contrari lo si è in particolar modo con le sue decisioni del Commissario europeo per la pesca, Franz Fischler, che, a detta del sottosegretario per le politiche agricole, si riveleranno distruttive per la pesca del Mediterraneo.

Nello specifico, Scarpa Bonazza Buora contesta il fatto che misure così "punitive non nascono da ricerche scientifiche e non prendono in considerazione né l'impatto sulle risorse ittiche esercitato dalle flotte comunitarie, né degli effetti economici e sociali che produrranno". "La posizione dell' Italia - conclude - sarà forte e decisa".
Nel frattempo il Ministero ha già preso contatti con i Ministeri francese, spagnolo e greco per uniformare la posizione delle regioni mediterranee, contrastando duramente la proposta Fischler.

Il ruolo della marineria Siciliana nel Mediterraneo, a questo punto, diventa centrale per combattere
la proposta della Commissione Ue per la pesca nel Mediterraneo, che mette a rischio centomila posti di lavoro. E’ indispensabile, quindi, che l'Italia sappia rappresentare con la massima coesione dei vari livelli istituzionali, con le organizzazioni dei pescatori e con le associazioni sindacali la sua posizione nettamente contraria alla proposta di riforma della pesca nel Mediterraneo.

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24 ottobre 2003
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