La Sicilia a capo della battaglia contro la proposta Ue per la pesca nel Mediterraneo
La proposta del Commissario europeo per la pesca cancellerebbe centomila posti di lavoro
Il sottosegretario Scarpa Bonazza ha dato ragione agli assessori riconoscendo lo sbilanciamento e un’eccessiva azione di limitazione della politica nel settore pesca. Uguale la posizione del governo e delle organizzazione di categoria del settore. Contrari lo si è in particolar modo con le sue decisioni del Commissario europeo per la pesca, Franz Fischler, che, a detta del sottosegretario per le politiche agricole, si riveleranno distruttive per la pesca del Mediterraneo.
Nello specifico, Scarpa Bonazza Buora contesta il fatto che misure così "punitive non nascono da ricerche scientifiche e non prendono in considerazione né l'impatto sulle risorse ittiche esercitato dalle flotte comunitarie, né degli effetti economici e sociali che produrranno". "La posizione dell' Italia - conclude - sarà forte e decisa".
Nel frattempo il Ministero ha già preso contatti con i Ministeri francese, spagnolo e greco per uniformare la posizione delle regioni mediterranee, contrastando duramente la proposta Fischler.
Il ruolo della marineria Siciliana nel Mediterraneo, a questo punto, diventa centrale per combattere
la proposta della Commissione Ue per la pesca nel Mediterraneo, che mette a rischio centomila posti di lavoro. E’ indispensabile, quindi, che l'Italia sappia rappresentare con la massima coesione dei vari livelli istituzionali, con le organizzazioni dei pescatori e con le associazioni sindacali la sua posizione nettamente contraria alla proposta di riforma della pesca nel Mediterraneo.