La Sicilia alla Bit di Milano
Alla Borsa internazionale del turismo, una Sicilia più accessibile e moderna...
La Sicilia, dopo un’assenza quinquennale dalla Bit di Milano (LEGGI), quest’anno si è ripresentata, innanzi tutto, "forte della sua rinnovata accessibilità e raggiungibilità dall'Italia e dall'Europa". E’ ruotato attorno a questo concetto il ritorno dell’isola alla Borsa internazionale del turismo (in uno stand non monumentale), come ha sottolineato Michela Stancheris, assessore regionale al Turismo, in cui i veri protagonisti sono stati gli imprenditori siciliani e a un decimo dei costi degli anni scorsi. "Oggi - ha detto l'assessore durante la conferenza stampa di qualche giorno fa - la Sicilia può contare su tante nuove rotte e sulla presenza di numerose compagnie aeree, anche straniere e low cost, che garantiscono voli point to point dagli aeroporti siciliani e dunque faciliteranno l'arrivo dei turisti. Inoltre, l'apertura, ma soprattutto l'operatività dell'aeroporto di Comiso, fortemente voluta da questo governo, ha prodotto risultati immediatamente tangibili e promette di portare nuovo impulso allo sviluppo del territorio ibleo che era già pronto e aspettava solo un segnale".
"Più aeroporti significa anche più turisti", ha aggiunto Antonio Tajani, commissario europeo al Turismo, che ha preso parte alla conferenza stampa della Regione Sicilia alla Bit . "Le isole spagnole - ha osservato Tajani - superano la Sicilia solo perché hanno molti più collegamenti aerei dal centro Europa. Io stesso mi sono speso in prima persona perché l'aeroporto di Comiso non restasse una cattedrale nel deserto. Qualcuno all'inizio era diffidente, c'era il timore che potesse rubare spazio a Catania". Quindi Tajani ha spostato l'attenzione sull'Expo2015. "Non deve essere un evento solo lombardo o milanese. Anche la Sicilia deve cogliere questa opportunità e con queste nuove rotte anche i turisti di Russia o Cina potranno giungere in Sicilia dal Nord Italia. La Sicilia non può perdere questa possibilità".
"Abbiamo scommesso sulla necessità di lavorare sulla programmazione e con gli operatori - ha sottolineato poi Alessandro Rais, dirigente generale del Dipartimento Turismo - proprio ora abbiamo pubblicato il calendario delle borse e fiere a cui parteciperà la Regione nel primo semestre del 2014. L'obiettivo è il rilancio del brand Sicilia affidandosi su canali meno tradizionali di quelli utilizzati negli anni scorsi e con poco successo".
Alla conferenza stampa era prensente anche Mariarita Sgarlata, assessore ai Beni culturali della Regione Sicilia. Secondo Sgarlati, alla Bit di Milano la Sicilia si è presentata per promuovere il turismo nella Regione, con l'obiettivo di "potenziare il valore economico ma anche sociale della cultura nell'isola", anche attraverso marketing territoriale e azioni di sistema. Il successo di una strategia congiunta, tra cultura e turismo, "è più evidente - ha detto - dove si è riusciti ad abbassare le difese dei campanilismi e lavorare in squadra, come negli undici comuni del Sud-Est, il più interessato dalla presenza di siti Unesco". Con l'imminente inserimento dell'itinerario arabo-normanno nella World Heritage List, la Sicilia proporrà infatti un numero di siti Unesco (sette) pari a quelli dell'Italia meridionale. Il progetto dei siti Unesco che l'assessorato sta portando avanti prevede la realizzazione di un Museo virtuale in ognuno dei sette siti con l'utilizzo di tecnologie digitali e applicazioni per smartphone.
Gli assessori sono pronti a realizzare una serie di progetti sui principali poli museali, da anni in cantiere, "ma oggi finalmente partiti grazie al programma Poin". D'altra parte, è in arrivo una stagione di "innovazione tecnologica, indicata dalla linea guida principale della programmazione europea 2014-2020, capace di rendere ancora più emozionante un viaggio in Sicilia". Diventano così concreti gli itinerari alternativi, presentati alla Borsa di Paestum a novembre 2013, che si snodano tra le isole Egadi; la via Valeria, strada romana che connetteva Messina a Marsala; i siti di Sabucina, Polizello, Lentini, Pantalica e Thapsos, custodi delle origini della Sicilia; i castelli medievali dell'entroterra siciliano, da Gela a Sperlinga; la Catania sotterranea; i teatri greco-romani più piccoli, fra cui quelli di Tindari, Palazzolo, Eraclea Minoa.
[Informazioni tratte da Sicilia Travelnostop, Adnkronos/Ign]