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La Sicilia apre al metodo Stamina

La Regione autorizza la sperimentazione della cura Vannoni in due strutture dell'Isola

02 agosto 2013

"La Regione Sicilia ha approvato una risoluzione che individua due strutture sanitarie dove sarà possibile ottenere le cure secondo il metodo Stamina di Davide Vannoni".
Lo rende noto il Movimento dei malati 'Vite sospese', sottolineando che "d'ora in poi in Sicilia i malati gravi, e non, potranno curarsi con le cellule staminali del metodo Stamina. Si tratta, di una svolta epocale".

Vicepresidente del movimento, Pietro Crisafulli, che è anche presidente dell’associazione Sicilia Risvegli onlus. L’associazione voluta dal fratello Salvatore, che dopo due anni e mezzo in stato vegetativo permanente, si svegliò dal coma e raccontò la sua esperienza. Salvatore adesso non c’è più. La sua ultima battaglia fu proprio quella per ottenere le cure con le cellule staminali. Prima di morire aveva chiesto, tramite l’associazione Sicilia Risvegli onlus, proprio che la Regione Sicilia permettesse ai malati gravi di curarsi con quella metodologia, portando a supporto della sua tesi tanti casi in cui si erano avuti netti miglioramenti.
Hanno così vinto la loro battaglia anche i fratelli Sandro e Marco Biviano, di Lipari, che da una settimana si trovano davanti a Montecitorio per chiedere di potersi curare con le staminali, nonostante la grave malattia che li paralizza su una sedia a rotelle.

La materia in oggetto è complessa e molti medici restano ancora scettici sul metodo del professor Vannoni. Intanto la sperimentazione del metodo Stamina si farà. Ne ha dato conferma lo stesso Vannoni che ieri ha presentato il protocollo della sua metodica: "Cari amici, ho deciso di consegnare la metodica standardizzata ed il razionale per le tre patologie richieste", ha scritto su Facebook. "Lo faccio - ha aggiunto - perché spero che questa apertura trovi dalla parte del Ministero un’altrettanta apertura verso quei pazienti che, oggi, stanno attendendo nella lista di attesa a Brescia il concretizzarsi di un diritto e per coloro che, pur non avendo ancora iniziato il percorso legale, sperano di poter accedere alle cure".

Prima di entrare all'Istituto Superiore di Sanità Vannoni ha inoltre annunciato che presto sarà pubblicato un articolo sulla loro sperimentazione su una rivista scientifica: "Stiamo preparando un lavoro scientifico che sarà pubblicato, tra settembre e ottobre, su una rivista internazionale autorevole". Vannoni si riferisce alle dure accuse pubblicate dalla rivista scientifica Nature circa la mancanza di basi scientifiche del metodo Stamina (LEGGI). "Nature ha fatto ben cinque editoriali contro una fondazione onlus italiana con quattro dipendenti. A me - ha detto - sembra una cosa molto strana e particolare. La mia idea - ha rilevato Vannoni - è che Nature sia stata sollecitata dall'Italia". Inoltre, ha aggiunto, "in un articolo della rivista sicuramente sono state raccontate falsità, e su questo muoveremo querela. E poi - ha concluso - ho notato che sono sempre intervistati i soliti due o tre scienziati italiani".

Tornando in Sicilia, la risoluzione, approvata dalla commissione Sanità dell'Ars, chiede all'assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino, di autorizzare due ospedali siciliani, uno a Palermo e uno a Catania a "procedere con il trattamento sperimentale che prevede l'utilizzo di cellule staminali mesenchimali del 'metodo Vannoni'". "Sappiano bene che ci sono opinioni contrastanti sull'applicazione di questa terapia - dice Pippo Digiacomo, presidente della commissione - ma la Sicilia ha il dovere di dare speranza a decine di famiglie e di pazienti. Ci aspettiamo adesso dall'assessorato regionale e dal ministero della Salute che si dia presto seguito alla risoluzione approvata in commissione". "In Sicilia - aggiunge Digiacomo - sono circa 250 i soggetti affetti da patologie rare che potrebbero essere trattati con questo tipo di terapia".

Gli ospedali che dovrebbero essere autorizzati ad applicare il metodo 'Stamina' sono il "Vittorio Emanuele - Ferrarotto - S. Bambino" di Catania e il "Villa Sofia - Cervello" di Palermo. Entrambe le strutture - per la commissione Ars - dispongono di personale, mezzi e know-how sulla terapia sperimentale in base ad accordi e convenzioni avviate con la "Stamina Foundation Onlus" e gli Ospedali Riuniti di Brescia.

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02 agosto 2013
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