La Sicilia avrà una fiscalità di vantaggio
Mentre Bruxelles dà il via libera per gli aiuti pubblici alla Sicilia, il governo regionale approva una manovra correttiva
Fiscalità compensativa per le imprese siciliane, ma anche tagli agli assessorati regionali e alla spesa sociale. Soldi in Sicilia ne girano pochi, le casse della Regione sono vuote, e Palazzo d'Orleans tenta di porre un freno alla crisi economica e un coperchio al buco nero del Bilancio regionale.
Ma qualche assessore ci rimane male. "Sono profondamente dispiaciuta", ha detto l'assessore regionale alla Famiglia, Caterina Chinnici, al termine della giunta che ha approvato la manovra correttiva di bilancio.
Via libera di Bruxelles ad aiuti pubblici alla Sicilia. La Commissione europea ha autorizzato ieri, sulla base delle norme Ue sugli aiuti di Stato, un regime italiano d'agevolazioni nella forma di crediti d'imposta destinato a sostenere, con fondi per un totale di 2,4 miliardi di euro fra il 2009 e il 2013, investimenti iniziali in Sicilia per la promozione dello sviluppo regionale.
Il credito di imposta per le imprese siciliane è previsto dal disegno di legge n. 239 presentato dal governo nel 2008 all’Ars e approvato all’unanimità in commissione Bilancio. "E' un importante risultato che avvierà un processo virtuoso di investimenti. Era un provvedimento atteso soprattutto dalle imprese siciliane. La fiscalità compensativa costituisce uno degli obiettivi più importanti del mio programma di governo. Essa, oltre a svolgere un ruolo cruciale per lo sviluppo territoriale, costituisce un elemento fondamentale per la valorizzazione del concetto di autonomia finanziaria e tributaria sancita nello Statuto", ha detto il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, nel corso della conferenza stampa tenuta a palazzo d’Orleans con l’assessore al Bilancio, Roberto Di Mauro, per commentare la decisione della Commissione europea.
"Gli aiuti alle imprese previsti dal disegno di legge – ha detto l’assessore Di Mauro - potrebbero produrre una crescita consistente del prodotto interno lordo regionale al termine del periodo, con un incremento anche del numero di occupati". L’assessorato al Bilancio ha condotto uno studio la facoltà di Economia dell’Università di Palermo e con l’istituto Prometeia per valutare l’impatto delle misure agevolative sul tessuto economico regionale, in termini di incremento del Pil e dell’occupazione. "L’auspicio adesso è – ha aggiunto l’assessore - che il disegno di legge possa viaggiare spedito verso l’approvazione dell’Ars, con il concorso di tutte le forze parlamentari, visto il voto favorevole bipartisan in commissione".
Lo studio ha portato alla conclusione che, a fronte di un'incentivazione complessiva di 600 milioni di euro (120 milioni all'anno dal 2009 al 2013), gli investimenti fissi lordi aumentano complessivamente di oltre 3.200 milioni di euro. Secondo lo studio, il Pil regionale aumenterebbe nel 2009-2013 di oltre 3.700 milioni di euro pari all’1,1 per cento. Anche l'occupazione ha una dinamica positiva di oltre 11.000 occupati, lo 0,7% rispetto alla situazione senza agevolazioni.
L'effetto immediato delle agevolazioni è quello di aumentare gli investimenti fissi lordi e, negli anni successivi i maggiori investimenti stimolati dalle agevolazioni esercitano un effetto sempre maggiore di espansione della base produttiva.
Intanto la giunta regionale ha approvato in giunta una manovra correttiva di oltre un miliardo di euro, che chiude parte del deficit strutturale della Regione con un recupero di 750 milioni di euro attraverso risparmi di spesa e maggiori entrate legate alla restituzione di somme che lo Stato deve alla Regione a seguito della stipula dell’accordo sulla Sanità. I tagli riguarderanno tutti gli assessorati, ma non saranno toccati gli stipendi dei dipendenti regionali. La manovra correttiva inoltre fronteggia le mancate entrate della valorizzazione dei beni immobili e della gestione di alcuni servizi. "Dal gennaio 2010 – ha detto l'assessore – abbiamo stabilito una riduzione media dei capitoli di bilancio del 12%, riconducendo la spesa a quella del 2008 diminuita dello 0,6%, come peraltro indicava il patto di stabilità stipulato da Stato e Regione nel 2008. È importante sottolineare, comunque – conclude l’assessore - che non ci saranno particolari ricadute sulle spese produttive perché potremo contare sulle risorse comunitarie e su quelle del Par Fas assegnate alla Sicilia".
"I tagli penalizzano la possibilità di fare interventi sociali. Sono profondamente dispiaciuta", commenta l'assessore Caterina Chinnici. Lombardo però, interpellato dai cronisti, ha comunque spiegato che la scure si è abbattuta su tutti i settori dell'Amministrazione regionale, per far sì che venga approvato un bilancio di rigore "senza entrate piu o meno fantasiose". [SiciliaInformazione.com]