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La Sicilia? Dovrebbe campare solo di turismo...

I musei regionali nei prossimi due mesi rimarranno chiusi nei fine settimana e nei giorni di festa

01 novembre 2014

Se avevate intenzione di passare questo festivo fine settimana accrescendo la vostra cultura, magari visitando qualche museo, be', forse è il caso che ci rinunciate. Ma giusto per non affrontare la grande delusione di arrivare davanti, che ne so', al museo del Satiro a Mazara del Vallo, o alla Villa del Casale a Piazza Armerina, e trovare tutto chiuso. Sì perché, nella Terra che potrebbe (e dovrebbe) vivere grazie al turismo e alle proprie bellezze culturali, i musei regionali rimarranno chiusi proprio nei giorni festivi. Perché mai? vi chiederete. Semplice, la Regione siciliana ha finito i soldi con i quali pagare i custodi.

Il primo a chiudere è stato il museo Griffo di Agrigento: la domenica e nei giorni di festa nessuno potrà ammirare l'Efebo o il colossale Telamone dell'Olympeion. Le 68 persone - tra custodi e amministrativi - hanno superato il tetto massimo delle giornate festive in cui si lavora, pari al 30 per cento - quindi se volessero essere presenti per i turisti, ad esempio, dovrebbero farlo aggratis.
Stessa cosa per tutti i 1.545 impiegati a guardia dei 112 siti culturali siciliani: la Regione ha esaurito i soldi per gli straordinari e nei prossimi due mesi la maggioranza di musei e dei parchi archeologici rischia di rimanere a luci spente nei fine settimana e durante le vacanze natalizie.

Hanno sforato il limite imposto dal contratto i 25 custodi del museo del Satiro a Mazara del Vallo, i 14 della Villa del Casale a Piazza Armerina, i 66 del museo Pirandello di Agrigento.
E sarà difficile visitare Palazzo Abatellis a Palermo (il museo chiude a ora di pranzo ogni sabato e domenica), il Duomo di Monreale (il chiostro è chiuso la domenica pomeriggio!), il parco archeologico dei templi di Selinunte (resterà aperto solo dalle 9 alle 13) e l’area delle Cave di Cusa, a Campobello di Mazara (chiusa anche al mattino nelle giornate festive, mentre nei giorni feriali aprirà solo dalle 9 alle 13).

Insomma, che dire? Qualcuno parla di "rivoluzione", qualcun’altro di "cambiamento radicale dal basso", tutti blaterano di costruire una Sicilia nuova e migliore... La smettessere un po’ tutti, perché qua avremmo bisogno solo e semplicemente di una terra normale, dove funzionino le regole della logica e della civiltà. Ma a quanto pare… Dunque, per questo fine settimana, cambiate programma.

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01 novembre 2014
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