La Sicilia nel mirino dei terroristi?
Per il sottosegretario agli Interni lo sono di più le regioni settentrionali
Altro discorso per la presenza di eventuali basi logistiche e operative dei terroristi, che l'enorme flusso migratorio potrebbe mimetizzare anche nell'isola.
"… ma resta alto comunque il livello di allarme e di presidio di quelli che sono stati individuati come possibili obiettivi di ritorsione terroristica: siti archeologici, petrolchimici, palazzi istituzionali, dighe, acquedotti, basi militari".
Intanto il sindaco di Monreale Salvino Caputo dichiara che "tra gli obiettivi a rischio può esservi il Duomo di Monreale … i terroristi sono alla ricerca di ogni azione che determinerebbe un'eco clamorosa e il Duomo si presta perché è privo di misure di sicurezza ed è visitato da migliaia di persone al giorno".
Sotto osservazione le comunità di immigrati e soprattutto i flussi clandestini, che potrebbero risultare permeabili - dice il sottosegretario - "alle reti terroristiche internazionali".
Secondo D'Alì "nuclei terroristici potrebbero esserci tra gli immigrati in Sicilia come potrebbero esserci pure in questa stanza" dice parlando con i giornalisti in sala giunta.
I siciliani comunque devono stare "tranquilli perché lo Stato è attrezzato per intercettare e intervenire su qualunque fenomeno che possa mettere in pericolo la loro sicurezza".
Parole rassicuranti anche da parte del governatore: "L'obiettivo è quello di verificare la capacità di raccordo tra le diverse istituzioni - dice Cuffaro - Stiamo cercando di fare uno sforzo comune per elevare il grado di prevenzione in una regione come la nostra che ha una posizione molto esposta".