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La Sicilia senz'ali per spegnere gli incendi

L'allarme della Protezione civile. E Gabrielli scrive a Crocetta

07 giugno 2014

La mancanza della disponibilità di mezzi aerei della Regione Sicilia per fronteggiare l'imminente campagna antincendio boschivo genera forti preoccupazioni nel Dipartimento nazionale di Protezione civile.
Lo ha scritto il capo del Dipartimento, Franco Gabrielli, in una nota inviata ieri al presidente della Regione, Rosario Crocetta, anche all'esito di una giornata nella quale, a fronte di quattro richieste di concorso aereo giunte al Centro operativo aereo unificato (Coau) del Dipartimento, tre provenivano proprio dalla Sicilia.

La decisione presa a livello regionale, indica il Dipartimento, sarebbe causata dalla contrazione delle risorse finanziarie necessarie per rinnovare o bandire le gare per la fornitura di elicotteri destinati all'antincendio boschivo. "Anche a fronte di una sostanziale invarianza degli assetti di terra - scrive Gabrielli - è del tutto ovvio che non può essere sufficiente contare solo e unicamente sul concorso della flotta aerea antincendio dello Stato che, in base al principio di sussidiarietà sancito anche dalla legge 353/2000, deve garantire, con un numero ridotto di mezzi aerei rispetto agli anni passati, il supporto a tutte le Regioni d'Italia".

Nello specifico, ricorda la Protezione civile, lo scorso anno la Sicilia aveva schierato 9 velivoli, distribuiti su 7 basi operative, sui si aggiungevano - nel periodo di massimo sforzo - due Canadair della flotta nazionale stanziati di norma su Trapani. Il passaggio da nove a zero delinea uno scenario particolarmente critico per i prossimi mesi; per questo, Gabrielli auspica che la Regione "profonda il massimo sforzo nell'adozione di tutte le azioni e le iniziative utili alla lotta agli incendi boschivi e di interfaccia, soprattutto nell'ottica della vita umana e della tutela dei beni pubblici e privati". [Fonte: Corriere del Mezzogiorno]

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07 giugno 2014
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