La Sicilia spaccata in due: per chi viaggia stimato un danno da 18 mln l'anno
Il crollo del viadotto Himera, lungo la A19 Pa-Ct, è un vero disastro economico
Oltre 18 milioni di euro all’anno di danni per i soli automobilisti siciliani, in conseguenza di 9,1 milioni di chilometri in più da percorrere e di 1,6 milioni di ore di viaggio aggiuntive.
E’ questa la stima dell’impatto economico dell’interruzione della A19 Palermo-Catania, emersa da un primo approfondimento tecnico sviluppato da Studio Meta di Monza e dal laboratorio Traspol del Politecnico di Milano.
A questi impatto andrebbero aggiunti quelli per i veicoli pesanti e per le autolinee di trasporto pubblico, oltre ai 30 milioni di euro già stimati per la rimessa in esercizio della tratta.
L’interruzione della tratta autostradale "Tremonzelli-Scillato", di circa 16 km, comporta per gli autoveicoli una deviazione sul percorso di 32 km via Polizzi Generosa (PA). Il modello di analisi mostra però che circa un 20% del traffico che utilizzava l’A19 si sposterà su itinerari completamente alternativi, non sempre adatti a sostenere flussi di traffico elevati e dando luogo a potenziali situazioni di criticità locale.
Per i mezzi pesanti la situazione è ancora più critica, poiché sui due percorsi alternativi è in vigore per questi il divieto di transito per i mezzi pesanti, che sono dunque costretti a deviare via Messina o sulla Resuttano (CL) - Castelbuono (PA).
"Oltre 18 milioni di euro all’anno di danni, tra chilometri in più da percorrere e ore di viaggio aggiuntive, per spostarsi tra l’est e l’ovest della Sicilia, sono una mazzata sui siciliani e sulla già fragile economia dell’Isola. Per questo per prima cosa va nominato un commissario straordinario che sia garanzia di massima celerità e trasparenza degli interventi".
Così Mimmo Milazzo, segretario della Cisl Sicilia, commentando la stima dell’impatto economico dell’interruzione della A19 Palermo-Catania.
Per Milazzo "sono necessari: Un commissario straordinario con ampi poteri di progettazione e realizzazione degli interventi stradali e autostradali. L’impiego "attivo" dei forestali sul fronte della prevenzione e del dissesto idrogeologico. Il ricorso alla "cooperazione assistita" Stato-Regione in tema di fondi Ue per infrastrutture di trasporto e collegamento. E una corsia preferenziale all’Ars per il varo della riforma degli enti di area vasta perché tra le competenze di liberi consorzi e città metropolitane, rientra proprio la materia dei collegamenti stradali secondari. Il crollo del viadotto, la situazione disastrata della viabilità e l’arretratezza dei collegamenti ferroviari, sono un macigno - aggiunge Milazzo -. Tanto più che secondo gli analisti lombardi, al costo dell’interruzione dell’A19 vanno aggiunti, le ricadute su veicoli pesanti e autolinee di trasporto, e i 30 milioni di euro già stimati per la rimessa in esercizio della tratta". [SiciliaInformazioni.com]