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La Sicilia terra di Cultura non di trivelle

La Regione e i comuni siciliani compattamente contro la minaccia delle trivellazioni

09 agosto 2010

Sarà redatto un documento, che sottoscriveranno anche i sindaci, destinato al Governo nazionale per ribadire la netta contrarietà alle installazioni delle piattaforme petrolifere nel canale di Sicilia e sollecitare i ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo economico a non concedere le autorizzazioni alle istanze presentate.
Questa la decisione assunta al termine di una riunione convocata nei giorni scorsi dall'assessore regionale all'Ambiente, Roberto Di Mauro con i sindaci dei comuni costieri dell'isola. La netta contrarietà dell'assessore Di Mauro, promotore della battaglia contro le installazioni di piattaforme off-shore al largo delle coste siciliane e ribadita dal governo regionale, è stata favorevolmente accolta dai sindaci che hanno deciso di attivare un coordinamento che possa interloquire con il governo regionale. "Il mare rappresenta per la Sicilia - ha spiegato l'assessore Di Mauro - una delle attrattive turistiche principali ed è ragionevole considerare che l'installazione di numerose piattaforme off-shore, con il conseguente impatto paesaggistico sull'orizzonte marino e le potenziali ricadute in termini di inquinamento da fuoriuscite accidentali di petrolio, non porterebbe alcun beneficio per la collettività, ne per il comparto dell'industria, della pesca e del terziario turistico avanzato, mentre altissimi potrebbero risultare i potenziali costi in termini di sostenibilità ambientale". "I sindaci - prosegue Di Mauro - hanno compreso il grave danno che deriverebbe dalle installazioni delle piattaforme petrolifere e si muoveranno con grande responsabilità, attraverso un'azione amministrativa e politica ufficiale tesa a tutelare il canale di Sicilia e difendere il territorio".

La giunta regionale, su proposta proprio dell'assessore Di Mauro, ha già preso posizione contro le perforazioni per ricerche energetiche nei mari siciliani, esprimendo "una chiara e netta contrarietà al rilascio di permessi di ricerca nel territorio della Regione siciliana", e martedì scorso l'Ars, con voto favorevole dell'assessore Di Mauro, a nome del governo, ha approvato all'unanimità una mozione in tal senso. Il documento, da inviare ai ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo economico, sarà presentato nei primi giorni di settembre, "ma nel frattempo - ha aggiunto Di Mauro - occorre anche sensibilizzare a questio temi i parlamentari nazionali eletti in Sicilia".

Intanto il sindaco di Scicli ha scritto al premier Berlusconi affinché anche il governo nazionale prenda una netta posizione contro le trivellazioni in Sicilia.
"Non siamo la terra delle trivelle. Siamo la terra di Sciascia e di Pirandello, di Tomasi di Lampedusa e Renato Guttuso. Le royalties non valgono il prezzo della nostra identità, il cui valore vogliamo lasciare in eredità ai nostri figli". Questo ha scritto Giovanni Venticinque, sindaco dello splendido comune nel ragusano e presidente del Distretto culturale del SudEst, nella lettera inviata al Presidente del Consiglio. "Apprendiamo da fonti di stampa che la Sicilia, e il Val di Noto in particolare, sono oggetto di appetiti da parte di grandi multinazionali statunitensi, interessate alle trivellazioni petrolifere in questo lembo di territorio isolano, che mantiene ancora una identità culturale precisa e inconfondibile". "Non è possibile - continua Venticinque - anche alla luce degli ultimi disastri ambientali, poter prevedere che il modello di sviluppo del territorio del Val di Noto, vocato al turismo culturale e ambientale, possa contemplare ulteriori trivellazioni petrolifere, pur essendo ritenuto da qualcuno un modello di sviluppo ancora attuale".
"Oggi il modello di sviluppo che questa area si è dato - continua il sindaco di Scicli - sta producendo ottimi risultati e grandi riconoscimenti da tutto il mondo e disperdere tale azione e tali grandi risultati sarebbe sicuramente un grande errore politico". "Lo Stato - conclude - ha il dovere di rispettare la volontà del territorio e l'obbligo di vigilare anche sulle autorizzazioni concesse a piattaforme petrolifere lungo le coste e sulla terra ferma".

[Informazioni tratte da Ansa, La Siciliaweb.it, Adnkronos/Ing]

- La British Petroleum trivellerà vicino le coste siciliane (Guidasicilia.it, 26/07/10)

- CHI HA PAURA DELL'ORO NERO (Guidasicilia.it, 04/08/10)

 

 

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09 agosto 2010
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