La Sicilia, vincitrice di maglie nere

Non c’è giorno in cui, purtroppo, la Sicilia non si meriti un "posto di riguardo" all’interno di classifiche negative. Ad esempio, attualmente la Regione è maglia nera d’Italia quanto a contributi pubblici per gli impianti sportivi.
"Un regime di miope austerity che non lascia margine al riscatto del settore" ha detto il presidente del Coni Sicilia, Sergio D’Antoni, durante gli Stati Generali dello sport in Sicilia, presso la Sala Gialla di Palazzo dei Normanni, a Palermo.
"Il Coni è un ente pubblico - ha continuato -, se la Regione non si fida di noi non vedo di chi debba fidarsi. I soldi devono arrivare subito perché ad agosto 2014 non si può ancora discutere dei miseri contributi di dicembre 2013. Nonostante gli sforzi degli anni passati, lo stato dell’arte dello sport in Sicilia non è soddisfacente. L’attività fisica risulta praticata da appena 13,6 individui ogni 100, a fronte di una media nazionale di 21. Un divario che recepisce criticità infrastrutturali: troppi gli impianti fatiscenti e non operativi, troppe le scuole senza palestre".

Il numero uno dello sport siciliano ha fatto anche riferimento agli stadi: "Nelle grandi città devono essere adeguati e moderni. La più aggiornata fotografia della distribuzione territoriale di atleti e società - ha proseguito - pone la Sicilia al penultimo posto, davanti alla sola Campania. Oltre la metà degli atleti nazionali, il 54%, risiede nel Nord Italia. Questa catena va spezzata alla base, mirando a diffondere la pratica sportiva nelle scuole. Colgo l’occasione - ha concluso - per esprimere gratitudine a Rossella Fiamingo, storico oro mondiale di spada, e ad Enrico Garozzo, medaglia di bronzo nella stessa disciplina. E faccio gli scongiuri per lo splendido Vincenzo Nibali". [SiciliaInformazioni.com]