La Siria ha fatto la sua parte
"Distrutto tutto l'arsenale chimico dichiarato da Assad". Lo ha reso noto l'Opac
Tutto l'arsenale chimico dichiarato dal regime siriano di Bashar al-Assad è stato distrutto. Lo rende noto l'Opac, l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (recentemente insignita del premio Nobel per la Pace), che il primo ottobre ha inviato la sua prima squadra di ispettori in Siria per smantellare le armi non convenzionali in possesso di Assad, come previsto da un accordo tra Usa e Russia per evitare un intervento militare americano.
Secondo quanto reso noto in un comunicato, "l'Opac è soddisfatta di aver verificato e distrutto tutto il materiale per la produzione, la miscelazione e gli impianti di riempimento di tutti i 23 siti" indicati da Damasco e ispezionati.
Intanto Amnesty International ha rivolto un appello alla comunità internazionale perché aiuti la Giordania e gli altri Paesi che ospitano rifugiati siriani a togliere le restrizioni ai confini per coloro che fuggono dal conflitto in corso dal marzo 2011, denunciando che in centinaia sono stati respinti alla frontiera. Nel suo ultimo rapporto, infatti, Amnesty illustra le difficoltà incontrate dalle persone che cercano riparo nei Paesi vicini alla Siria, e in particolare in Giordania dove sono ospitati 500mila profughi, di cui circa 120mila nel campo di Zaatari vicino al confine.
"E' inaccettabile che a decine di persone provenienti dalla Siria, tra cui famiglie con bambini piccoli in cerca di rifugio dai combattimenti, venga negato l'accesso ai paesi vicini", ha detto il direttore di Amnesty per il Medio Oriente e il Nord Africa Philip Luther. Sono oltre 2,1 milioni i siriani costretti ad abbandonare il loro Paese per rifugiarsi soprattutto in Giordania, Libano, Turchia, Iraq ed Egitto. Secondo le Nazioni Unite questo dato raggiungerà i 3,5 milioni entro la fine dell'anno, mentre circa sette milioni sono gli sfollati interni in Siria. [Adnkronos/Aki]