La situazione non è buona
Caso Gesip: primi fermi dopo la protesta, un dipendente arrestato, un altro ha tentato il suicidio
È stato portato via in ambulanza uno degli operai Gesip presenti ieri al sit-in di protesta davanti al municipio e colto da malore. La notte scorsa invece, sono scattati i primi fermi per la dura protesta di mercoledì, che ha paralizzato la città. Un uomo, Giacomo Giaconia, è stato arrestato, perché in passato era stato diffidato dalla questura dal partecipare a proteste di piazza.
Fermati e denunciati, per danneggiamento aggravato, altri due operai Gesip che l’altro ieri stavano incendiando cassonetti dei rifiuti in corso Vittorio Emanuele. Un altro fermo ieri mattina: la polizia, dopo aver chiesto i documenti a tre operai, ha fermato uno di loro portandolo nei propri uffici per controlli.
Intanto, i dipendenti della società partecipata del Comune, dopo otto giorni di occupazione della cattedrale di Palermo, hanno deciso ieri mattina di interrompere la protesta all'interno del duomo. "Abbiamo voluto interrompere l'occupazione - ha detto Pietro Giannotta della Cisal - per evitare strumentalizzazioni, continueremo con altre forme e adesso decideremo quali".
Infine, un operaio della Gesip di 44 anni ha tentato il suicidio ingerendo una forte dose di sonniferi. Lo hanno trovato i poliziotti, avvertiti da un passante, disteso sul balcone della sua casa in piazza Don Bosco a Palermo. È adesso ricoverato a Villa Sofia.
L'uomo è uno dei 1805 precari della società compartecipata del Comune di Palermo al quale è scaduto il contratto di proroga e che da giorni protestano in città.
Stamattina circa un centinaio di operai della Gesip, senza paga e lavoro, da due settimane, ha presidiando Palazzo delle Aquile, sede del Municipio di Palermo.
Il Garante degli scioperi scrive al prefetto - "Da notizie stampa, si apprende di manifestazioni di protesta poste in essere, dai lavoratori della Gesip. - scrive il garante degli scioperi, Roberto Alesse, in una lettera al prefetto - Rientrando alcune attività della suddetta Società nel campo di applicazione della legge n. 146 del 1990, e successive modificazioni, si invitano i soggetti in indirizzo a voler fornire, con cortese urgenza, le seguenti informazioni: a) se si siano realizzate astensioni dal lavoro ed, in caso affermativo, se le stesse siano state ritualmente proclamate, ovvero se siano state attuate senza alcuna formale proclamazione; b) se le predette astensioni siano state improvvise, ovvero se siano state precedute da una qualche forma di trattativa e siano, comunque, riferibili a una determinata vertenza aziendale; c) se l’organizzazione delle predette astensioni sia riferibile a un soggetto collettivo (organizzazioni sindacali, RSU, RSA, etc.), ovvero se sia il risultato di un’iniziativa spontanea dei lavoratori; d) se siano state garantite le prestazioni indispensabili, ai sensi dell’art. 2, comma 3, della legge n. 146 del 1990, e successive modificazioni, per assicurare i diritti fondamentali degli utenti dei servizi pubblici erogati da Gesip S.p.A.; e) se, e in che termini, si registrino eventuali ritardi nella corresponsione mensile delleretribuzioni ai lavoratori della suddetta Società".
[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, GdS.it, Corriere del Mezzogiorno]