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La situazione sta precipitando!

In piazza gli operatori della Formazione professionale, da mesi senza stipendio e senza certezze sul futuro

08 settembre 2014

Di nuovo in piazza per protestare! I lavoratori degli enti di formazione professionale, da mesi senza stipendio e senza alcuna certezza sul futuro, sono scesi nuovamente per le strade di Palermo e Catania.
Due le iniziative promosse dai sindacati: in piazza Indipendenza, davanti a Palazzo d'Orleans, è in corso un presidio indetto dai Cobas, che per oggi hanno proclamato una giornata di sciopero; mentre in via Imperatore Federico, davanti alla sede del dipartimento Lavoro, è in corso il sit in organizzato dalla Cisl.
A Catania è in corso una manifestazione promossa dai Cobas e dallo Snals Confsal, con presidio davanti al Palazzo Esa.

Iniziative di protesta sono state programmate per tutta la settimana. Mercoledì, infatti, una manifestazione è stata organizzata, dalle 8 alle 20, davanti alla sede della Prefettura di Catania. E giovedì la protesta si sposterà a Palermo, presso la sede dell’Assessorato regionale alla Formazione professionale, in concomitanza con l’arrivo degli ispettori europei.

"Tra formazione professionale e sportelli multifunzionali, in assenza di interventi, da ora alla fine di dicembre rischiano di perdere il lavoro almeno 4 mila persone", denunciano la Cgil e la Flc, che chiamano i loro iscritti alla mobilitazione. "Il flop del Piano Giovani è uno dei tanti di un governo regionale che in tema di sviluppo, lavoro e riforme continua ad avere un bilancio fallimentare", denuncia il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, secondo cui "un’inversione di rotta non è più rinviabile, perché la situazione sta precipitando".

"Il governo - incalza Giovanni Migliore, responsabile Scuola con delega alla Formazione della Cisl - metta in campo atti e misure di sostegno al reddito per arginare il massacro degli operatori della Formazione professionale. Non si può più perdere altro tempo, massacrando e facendo carneficina sociale a scapito di operatori che, a vario titolo, sono ormai sospesi o licenziati dagli enti di formazione". "Gli assessori Scilabra e Bruno - aggiunge - trovino subito le opportune soluzioni per dare sostegno al reddito, sblocchino immediatamente le retribuzioni dei lavoratori che attendono ancora tra le 12 e le 26 mensilità, ma soprattutto, strutturino i servizi per il lavoro, diano avvio ai percorsi di obbligo di istruzione il cui ritardo ha conseguenze anche di rilevo penale, infine avviino delle attività della terza annualità del Piano Giovani". "Sono ormai tante ed insostenibili - conclude - le situazioni di stallo che compromettono il settore non garantendo l’utenza e devastando i lavoratori con una vera e propria macelleria sociale. Senza atti concreti la lotta si farà sempre più aspra, i lavoratori di certo non si sottrarranno".

- Hasta siempre presidente (Guidasicilia.it, 06/09/14)

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08 settembre 2014
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