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La Società di Navigazione Siciliana

La Siremar cambia padrone: arriva Snc, soci Ustica Lines e Caronte&Tourist

13 aprile 2016

La Società di Navigazione Siciliana Spa (Snc) ha formalizzato l'acquisizione a titolo definitivo della Siremar, la compagnia che collega la Sicilia con le isole minori. Un’operazione che ha richiesto numerose riunioni e che finalmente si è concretizzata proprio a ridosso di una stagione importante per la marineria Siciliana.
Esce di scena dunque la Regione siciliana che controlla il pacchetto di maggioranza di Mediterranea holding, azionista di Compagnia delle isole, che quattro anni fa aveva rilevato la Siremar, ma prima il Tar e poi il Consiglio di Stato annullarono la compravendita accogliendo un ricorso per presunto aiuto di Stato.

Soddisfazione è stata espressa dai soci di Sns, Ustica Lines e Caronte&Tourist, rappresentate in società al 50%. Dopo l'accordo sindacale raggiunto nei giorni scorsi, "Snc concentrerà il proprio impegno, da subito, per rendere efficace l'intera flotta ex Siremar per garantire il massimo dell'impegno e ottimizzare il servizio sulle tratte siciliane".
Sns comunica che verranno garantiti i servizi precedentemente gestiti da Siremar e tutte le attività già poste in essere, sia per la flotta navale che per i mezzi veloci. Un ringraziamento a tutti gli attori di questo importante passaggio è stato espresso, subito dopo la firma di acquisizione, da Vincenzo Franza e dal comandante Ettore Morace. Sns comunica che verranno garantiti i servizi precedentemente gestiti da Siremar e tutte le attività già poste in essere, sia per la flotta navale che per i mezzi veloci.

"Volevamo fare in modo che il nostro nome non fosse legato solo all'isola di Ustica, visto che gestiamo il servizio di trasporto con aliscafi in tutta la Sicilia. Volevamo cambiare nome per rimanere fedeli al nostro concept aziendale", ha detto Ettore Morace, presidente di Libertylines, nuovo nome di Ustica Lines. "La Libertylines - ha aggiunto Morace - è la compagnia marittima con la più grande flotta di mezzi veloci al mondo. Adesso abbiamo anche il più grande aliscafo del pianeta. Un cammino fatto di occupazione, competitività e maggior sicurezza".
"Con mezzi nuovi armonizzeremo i servizi, non si toccano le tariffe e saranno mantenuti i lavoratori. Ci saranno imbarcazioni nuove e moderne, dotate di tutti confort, e mezzi di riserva per mantenere sempre i collegamenti", ha continuato Ettore Morace. "Dalla settimana prossima - ha proseguito Morace - ci saranno tre mezzi in più in Siremar, uno a Milazzo ed uno a Trapani di riserva, e uno in più per le Eolie".

"È una trattativa durata quattro anni che siamo felici sia andata in porto. I rapporti con le famiglie Franza e Matacena sono buoni da anni. Sono al primo giorno di scuola, finalmente si è chiusa una lunga vicenda. Ora ci aspetta un enorme lavoro per migliorare la flotta. Nessuno è stato licenziato. Siamo soddisfatti e contenti". Ha continuato il comandante Morace, ad di Ustica Lines socio al 50% di Snc Spa, l'altra metà è nel portafoglio di Caronte&Tourist, la società che ha formalizzato l'acquisto per 55,1 milioni della Siremar. L'accordo tra i soci di Snc prevede che Ustica Lines si occupi dei collegamenti tramite gli aliscafi, mentre Caronte&Tourist del segmento traghetti. Il piano industriale prevede l'immissione immediata in servizio di 4 aliscafi, il rinnovo della flotta, l'ottimizzazione degli orari.

"La cifra dell'operazione è di 55,1 milioni di euro. Il Tar ci ha detto di tornare all'offerta di quattro anni fa. La convenzione con lo Stato è per 12 anni. Ognuno cercherà di fare quello che sa fare meglio. C'è un'ipotesi di spacchettamento funzionale". Lo ha detto il titolare della Caronte & Tourist Vincenzo Franza commentando l'acquisizione della Siremar.
Nel 2012 avvenne la privatizzazione della compagnia che collega la Sicilia con le Isole minori (380 dipendenti cui si aggiungono gli stagionali e 75 milioni di fatturato di cui 55 milioni da contributi pubblici). La Siremar venne ceduta alla Compagnia delle Isole, società presieduta dall'armatore Salvatore Lauro e di cui è azionista la Mediterranea holding della Regione Siciliana. L'operazione allora fu resa possibile grazie a una fideiussione della Regione, che era guidata da Raffaele Lombardo, di circa 30 milioni. Ma la fideiussione venne considerata dai giudici (prima il Tar e poi il Consiglio di Stato) un aiuto di Stato e la gara venne annullata.
"Di fatto dal provvedimento della Cassazione - ha aggiunto Franza - sono passati solo pochi mesi. Tutto il resto del tempo è dovuto ai tempi 'italiani'. Comunque il nostro obiettivo è quello di migliorare il servizio. In più abbiamo assorbito tutti i dipendenti della Siremar".

[Informazioni tratte da ANSA, Adnkronos/Ing, GdS.it]

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13 aprile 2016
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