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La solita "fabbrica di precari"?

Nuova pioggia di critiche sul governo Lomabrdo: tutti contro il bando regionale per 8.400 stagisti

05 gennaio 2011

Dopo le polemiche seguite all'annuncio di 4 mila assunzioni nella sanità col ministro Renato Brunetta pronto a bloccare tutto (LEGGI), la Regione siciliana finisce di nuovo sotto tiro per un bando, firmato dall’assessore regionale alla Famiglia, Politiche sociali e Lavoro Andrea Piraino, rivolto a 8.400 persone da impiegare come stagisti per un anno, a 500 euro al mese. Costo 6,5 milioni di euro, fondi destinati a enti, associazioni e fondazioni no profit col compito di selezionare i candidati da inviare poi nelle aziende per mansioni ancora da stabilire.

I primi dubbi e il conseguente primo stop arriva proprio da Confindustria Sicilia: "Il provvedimento crea aspettative di precariato, non contribuisce allo sviluppo". Il presidente dell'associazione degli industriali siciliani, Ivan Lo Bello, dice di non comprendere l'iniziativa dell'assessore Piraino: "È un’iniziativa che non comprendo. Conosco e stimo l’assessore Piraino ma non capisco il provvedimento che crea aspettative di precariato ma non contribuisce allo sviluppo. Spero che la Regione lo riveda". "La migliore lotta alla mafia che la politica può portare avanti è abbandonare il sistema assistenziale e puntate sul mercato per creare lavoro stabile e non mance assistenziali e clientele", ha aggiunto Lo Bello, che ieri ha firmato un protocollo d’intesa tra gli industriali e la questura di Palermo. "Gli industriali hanno già cominciato un percorso di collaborazione importante con le forze dell’ordine – ha concluso - Anche la Regione, per i suoi compiti, deve fare la sua parte" e favorire il precariato è assolutamente la cosa peggiore. "La situazione è drammatica: un giovane siciliano su due non lavora - ha proseguito Lo Bello - E comunque è opportuno distinguere i precari che non sono tutti uguali: quelli che lavorano da vent’anni è giusto che siano stabilizzati. C’è però chi è precario da soli due anni e non può essere assunto perchè ha frequentato le segreterie politiche a svantaggio dei giovani".

L'assessore Andrea Piraino (in quota Udc) ha provato a difendere il bando. "La misura non crea precariato, è un intervento assistenziale per offrire opportunità a chi in questo momento in Sicilia non ha un lavoro; non c'è alcuna ipotesi di immissione in ruolo nella pubblica amministrazione".
"Purtroppo la questione del precariato in Sicilia ha ormai assunto una dimensione culturale
- ha sostenuto l’assessore - Qualunque azione temporale di sostegno all’occupazione viene interpretata come l’anticamera per nuove sacche di precariato, ma non è così altrimenti dovremo eliminare qualsiasi intervento di natura sociale". Insomma, secondo l’assessore "c’è una mentalità distorta, che va raddrizzata". Piraino ha quindi rimarcato la natura assistenziale delle borse lavoro: "Credo che le borse lavoro siano una boccata d’ossigeno, come i cantieri lavoro o i cantieri di servizio". "Se si pensa che azioni come queste possano risolvere il problema del lavoro in Sicilia - ha sottolineato - non ci siamo proprio. Per ridurre il tasso di disoccupazione bisogna creare occasioni di sviluppo e siamo impegnati nel governo a farlo". "Voglio sgomberare il campo, - conclude - non c’è alcuna ipotesi di immissione in ruolo nella pubblica amministrazione nè per i futuri stagisti nè per altre persone che beneficeranno di misure sociali".

La difesa di Piraino però non ha arginato la profusa pioggia di critiche arrivate da più parti. Contrari Cgil, Cisl e Uil, polemica l'opposizione, con il Pid (gli ex Udc) che propone l'istituzione di una commissione d'inchiesta su tutte le assunzioni fatte e promesse dal governatore.
Prima che enti e associazioni inondino di domande gli uffici dell'assessorato (il bando scade a fine gennaio), industriali e sindacati chiedono al governo il ritiro del provvedimento. E ricordano l'altolà del commissario dello Stato che pochi giorni fa ha impugnato le norme per la stabilizzazione di circa 22 mila precari degli enti locali, mentre per prorogare i contratti di 6 mila regionali la giunta ha appena dovuto tagliare 32 milioni da borse di studio e assistenza sociale. I sindacati si associano ai timori degli industriali e affondano il colpo. "Queste persone saranno immesse in un meccanismo infernale dal quale rischiano di non uscire più", ha accusato il leader siciliano della Uil, Claudio Barone. "Si rischia di creare d'ufficio un nuovo esercito di precari", ha aggiunto Daniela De Luca della Cisl, mentre Mariella Maggio, segretario siciliano della Cgil, ha parlato di "operazione di tipo politico" per dare "risposte alle clientele".
Non meno tenero il giudizio del capogruppo del Pid all'Assemblea regionale, Rudy Maira: "Lombardo si trasforma in befana e regala alla Sicilia un macigno con altri 8.400 precari". Filippo Cangemi, segretario de La Destra a Palermo, guarda già avanti: "I destinatari rivendicheranno soluzioni politiche, troveranno chi, nel palazzo del potere, tenterà di inventare la loro assunzione in enti pubblici, con rimedi eccezionali e fondamentalmente illegali e ingiusti". Il sottosegretario Gianfranco Miccichè, leader di Forza del Sud, ha bollato il bando come "un'offesa l'infornata di precari", definendo l'intervento "una pagina nera nella storia siciliana".

"È stupefacente - ha detto Piraino rispondendo alle affermazioni di Miccichè - che anche persone intelligenti come il sottosegretario Gianfranco Miccichè, per amore di polemica politica, si lascino prendere da un istinto di critica che ignora i termini reali delle questioni". "In realtà, queste polemiche - ha sostenuto Piraino - sono l'ennesima fase di un'offensiva politica e mediatica rivolta da chi teme gli effetti concreti dell'azione di questo governo, che si fanno sempre più evidenti". "Il provvedimento che tanto 'scandalo' sta suscitando - ha concluso Piraino - è un normale avviso pubblico per assegnare delle borse lavoro e delle borse di impiego a inoccupati, disabili o soggetti disagiati e appartenenti a categorie deboli in genere, per poter affrontare una fase di difficoltà quale quella che sta attraversando la Sicilia. Non c'è assolutamente la prospettiva della precarizzazione dei rapporti che saranno assunti con aziende private e non con pubbliche amministrazioni".Per tanto, l'assessore Piraino lo dichiara apertamente: "Assolutamente no, non ho intenzione di ritirare il bando". "Queste polemiche sono strumentali - ha ribadito Piraino - La misura a sostegno di categorie in difficoltà risale al 2009, perchè tutto questo polverone non fu sollevato allora subito dopo l'approvazione in giunta?".

[Informazioni tratte da Ansa, Lasiciliaweb.it, Corriere del Mezzogiorno]

- Il nuovo record della Regione in un anno 80 mila precari di Antonio Fraschilla

 

 

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05 gennaio 2011
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