La solitudine del procuratore...
Il Guardasigilli Angelino Alfano: "Ho fatto tutto il possibile per risolvere il gravissimo e annoso problema della scopertura degli organici dei magistrati"
In Sicilia, due Procure della Repubblica rimangono senza sostituti e saranno rette soltanto dai capi dei rispettivi uffici.
Ieri è andato via dalla Procura della Repubblica di Enna l'unico sostituto procuratore, Marcello Cozzolino, e negli uffici è rimasto soltanto il procuratore capo Calogero Ferrotti. Quest'ultimo dovrà attendere fino ad aprile del 2011 per avere personale in servizio, quando arriveranno tre uditori giudiziari. Fino ad allora Ferrotti tenterà di gestire un carico di lavoro che, secondo le tabelle del Csm, dovrebbe essere affidato almeno ad altri quattro magistrati. Da solo tenterà di smaltire gli oltre 7.000 procedimenti aperti ogni anno, di cui 2.400 a carico di "noti", oltre all'attività di udienza, di coordinamento delle investigazioni delle forze dell'ordine, e tant'altro.
La stessa cosa accadrà entro la fine del mese a Nicosia. Lunedì prossimo si insedierà come procuratore capo Fabio Scavone, che lascia la Direzione distrettuale antimafia di Catania, in sostituzione di Carmelo Zuccaro, che è procuratore aggiunto nel capoluogo etneo. Troverà come sostituto Daniela Cento, ma soltanto per poco più di due settimane: il pm il 30 settembre lascerà la Sicilia per trasferirsi a Milano.
Anche Scavone resterà da solo in servizio fino al prossimo mese di aprile quando è previsto l'arrivo di due uditrici, provenienti una da Milano e l'altra da Catania, di prima nomina.
Lapidario il commento del neo procuratore di Nicosia: "spero soltanto di non ammalarmi nei prossimi sei mesi...".
Sul problema della carenza di magistrati nelle procure a rischio è intervenuto il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, che con una nota ha spiegato: "Il Ministero della Giustizia ha fatto tutto quanto in suo potere per risolvere il gravissimo e annoso problema della scopertura degli organici dei magistrati, soprattutto nelle sedi più esposte sul fronte della lotta al crimine organizzato". Il Guardasigilli auspica che "il nuovo Csm dia rapida esecuzione alla legge, procedendo in via di assoluta urgenza a inviare quei magistrati necessari per fare fronte alle situazioni di maggiore criticità".
"Il Ministero della Giustizia - ha ricordato Alfano - ha portato all'approvazione del Consiglio dei Ministri, già a partire dal 2008, ben due decreti legge, convertiti all'unanimità dal Parlamento, mirati: il primo ad assicurare concreti incentivi economici e di carriera a quei magistrati che avessero optato per i trasferimenti; il secondo, data la carenza di aspiranti, a dare facoltà al Csm - nel pieno rispetto dell'autonomia e indipendenza della magistratura e della inamovibilità dei magistrati - di trasferire in quelle sedi coloro che appartenessero al medesimo distretto o ai distretti confinanti, garantendo gli stessi benefici economici e di carriera previsti per i trasferimenti volontari". "In quest'ottica, ho scritto due lettere a tutti i Procuratori della Repubblica, titolari delle sedi disagiate, per comunicare loro che avrei seguito personalmente l'evoluzione della vicenda e che avrei quotidianamente sensibilizzato il Csm perchè utilizzasse gli strumenti offerti dal Governo. Allo stesso modo ho scritto al Presidente della Repubblica per tenerlo informato dei passi che il Governo aveva compiuto per la risoluzione definitiva della grave problematica".
"Confido che il nuovo Csm dia rapida esecuzione alla legge, procedendo in via di assoluta urgenza a inviare quei magistrati necessari per fare fronte alle situazioni di maggiore criticità. Sono ottimista a riguardo - ha concluso il ministro - soprattutto dopo la proficua conversazione telefonica che ho intrattenuto, sull'argomento, con il vice presidente del Csm, Michele Vietti".
Proprio Michele Vietti, in merito alla situazione della Procura di Enna, ha ricevuto dal procuratore generale di Caltanissetta, Roberto Scarpinato, "l'assicurazione di una urgente applicazione distrettuale di un magistrato presso quell'ufficio, afflitto attualmente dalla scopertura dell'intera pianta organica dei sostituti", ha spiegato il Csm in una nota. Il procuratore generale di Caltanissetta ha anche illustrato a Vietti "la situazione di grave disagio delle altre Procure del distretto, particolarmente esposte nell'attività di contrasto alla criminalità organizzata".
Il Consiglio Superiore della Magistratura, dal canto suo, "ha già provveduto a destinare alla Procura della Repubblica di Enna tre magistrati ordinari in tirocinio, che potranno prendere servizio entro pochi mesi", prosegue la nota. Vietti, in un colloquio con il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha assicurato "la massima attenzione del Csm per la situazione di tutti gli uffici di Procura gravati da scoperture di organico, compatibilmente con le competenze consiliari e le limitazioni imposte dalla normativa tutt'ora vigente".
Intanto il sindaco di Enna, Paolo Garofalo, ha scritto al ministro Alfano, manifestando "vivo stupore e indignazione" per la situazione in cui si trova la Procura della città. "Ho ritenuto opportuno assumere questa iniziativa - spiega - innanzi tutto per evidenziare come, dopo il trasferimento dell'ultimo sostituto, nella nostra realtà sarà certamente più difficile non solo ottenere giustizia, ma anche garantire il necessario e adeguato livello di contrasto alla malavita organizzata, sempre pronta a sfruttare le debolezze del sistema investigativo e penale". "Ho quindi chiesto ufficialmente al titolare del dicastero della Giustizia - conclude il sindaco - di mettere in atto tutte le azioni utili al fine di ripristinare, al più presto una situazione di normalità dotando la Procura del previsto numero di pm. Tutto ciò a nome della cittadinanza da me rappresentata e del suo diritto alla legalità". Nella stessa lettera il sindaco ha manifestato, anche a nome della collettività ennese, la solidarietà al procuratore Giancarlo Ferrotti, "coraggiosamente rimasto in servizio proprio per garantire almeno un livello minimo di funzionamento del suo ufficio".
[Informazioni tratte da Ansa, La Siciliaweb.it]