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La stampa? Cattiva e disonesta!

Le vicende di Berlusconi tengono banco sulla stampa internazionale. A difendere il Cavaliere questa volta ci pensa Frattini

28 maggio 2009

La stampa? "Cattiva" e soprattutto "disonesta" perché i risultati del lavoro svolto dal governo italiano "sono sotto gli occhi di tutti". Così il ministro degli Esteri Franco Frattini ha commentato il duro articolo nel quale il Financial Times ha definito Berlusconi un "esempio negativo per tutti". "Rispetto sempre anche la cattiva stampa - ha detto Frattini - perché è l'esercizio della libertà di espressione ma la tratto come cattiva stampa". "Se la stampa internazionale si interessa ai pettegolezzi e al gossip, il problema è della stampa internazionale", ha sostenuto ancora il titolare della Farnesina, rivendicando come invece "il governo lavori per realizzare ciò che ha promesso agli elettori e raccoglie i risultati, noi facciamo attività di governo seria".
A chi gli ha chiesto se la stampa straniera sia prevenuta nei confronti del governo Berlusconi, Frattini ha replicato: "Non credo ci siano pregiudizi, c'è disonestà. I risultati del governo italiano sono sotto gli occhi di tutti, sono fatti, dati, cifre e il consenso degli italiani e quando si negano si è disonesti".

Ma cosa ha detto il Financial Times? Il quotidiano economico britannico, in un editoriale su Silvio Berlusconi ha scritto che il premier italiano è "un pericolo, in primo luogo per l'Italia, ed un esempio deleterio per tutti". Il FT ha inoltre affermato che "il fascismo non è nel futuro probabile dell'Italia: Berlusconi chiaramente non è Mussolini, lui ha squadre di starlette e non di camicie nere". Ricordando come la Repubblica sia diventata il giornale "più ostinato" nel porre al premier "le difficili domande sulla sua relazione con la teenager che vuole fare la starlette", il quotidiano economico ha spiegato che "il pericolo di Berlusconi è di un ordine diverso da quello di Mussolini: è quello dei media che rendono fatui i contenuti seri della politica e li sostituiscono con l'entertaiment; è quello di una inesorabile demonizzazione dei nemici ed il rifiuto di garantire basi indipendenti ai diversi poteri; è mettere una fortuna al servizio della creazione di un'immagine grandiosa, composta da affermazioni di successi senza fine e sostegno popolare".
Quindi, conclude il FT: "Che egli sia così dominante è anche in parte colpa di una sinistra esitante, di istituzioni deboli ed a volte politicizzate, di un giornalismo che troppo spesso ha accettato un ruolo subalterno. Ma soprattutto la colpa è di un uomo molto ricco, molto potente e sempre più spietato. Non un fascista, ma un pericolo in primo luogo per l'Italia ed un esempio deleterio per tutti".

A dirla tutta, ad interessarsi, o meglio, ad analizzare l'attuale situazione italiana, non è stato soltanto il Financial Times... Sempre in Gran Bretagna anche l'Independent ha voluto dedicargli un po' di spazio: un articolo su due pagine. "E' possibile che un'adolescente faccia cadere Berlusconi?". Il quotidiano, a firma del suo corrispondente da Roma Peter Popham ha ricostruito l'intera controversia tra il premier e la giovane Noemi Letizia, affermando che "Berlusconi è stato scoperto a dire numerose bugie sul rapporto, e rifiuta di spiegarle. E con importanti elezioni in arrivo la sua popolarità, al massimo storico sei settimane fa, potrebbe essere erosa". "Oggi - osserva Popham - l'Italia è in stallo. 'Repubblica' ha chiesto insistentemente che Berlusconi faccia chiarezza su Noemi, pubblicando negli ultimi 15 giorni una lista di dieci domande cui egli dovrebbe rispondere. Berlusconi si è ripetutamente rifiutato. Con le europee a soli 10 giorni di distanza, c'é il vero rischio che il suo silenzio lo danneggi in un voto che si aspettava avrebbe vinto senza problemi". "E' sintomatico della banalizzazione della politica italiana sotto Berlusconi che egli sia ora chiamato a rispondere non per mafia, non per corruzione, ma a causa del rapporto con una teenager - conclude l'Independent - Ma lo scontro in sé non è banale. Vivere in Italia ora è come essere intrappolati in un fiume di lava che scende lentamente ma irreversibilmente sul fianco di una montagna. Anziché portare a una rivitalizzata Seconda Repubblica, gli scandali di corruzione degli anni '90 hanno portato a una Età di Silvio e a un lento, costante degrado delle istituzioni democratiche del Paese. Se il primo ministro può farla franca portando avanti una storia d'amore adulterina e semipubblica con una adolescente (e poi mentire così spudoratamente che ogni sciocco può vedere che non sta dicendo la verità), e non venir chiamato a risponderne, allora la nazione è in pericolo".

Se vogliamo dirla proprio tutta tutta, anche il quotidiano francese di orientamento moderato Le Figaro si è occupato della vicenda.... Il giornale diretto da Etienne Mougeotte, infatti, ha dedicato al presidente del Consiglio una foto in prima pagina e due colonne a sinistra con un titolo emblematico: "Berlusconi indebolito dalla sua vita privata". Nell'articolo all'interno del giornale, firmato dal corrispondente da Roma Richard Heuzé, si sottolinea come il premier "abbia l'arte di complicarsi la vita", in questo caso a sole "due settimane dalle elezioni europee e amministrative e con una popolarità che lui stesso afferma essere del 73%". "Difatti - prosegue Heuzé -, tutti i temi politici delle elezioni, dalle riforme parlamentari all'immigrazione, sono tutti stati relegati in secondo piano". Infine, il corrispondente del Figaro sostiene che l'arrivo di Berlusconi allo stadio Olimpico ieri sera per la finale di Champions, è stato salutato dai presenti al grido di "papi, papi", il soprannome che Noemi Letizia ha dato al premier.

E non finisce qui, perché anche la stampa tedesca... Sul Sueddeutsche Zeitung è apparso un editoriale allarmato del corrispondente dall'Italia Stefan Ulrich che parla dei tanti errori politici di Berlusconi, e di come quest'ultimo abbia "cambiato la società italiana". "Berlusconi - scrive Ulrich - ha imposto una vita-spettacolo ai limiti della volgarità. Consumismo rapace, opportunismo e sfrenatezza sono i nuovi valori".
Sul quotidiano berlinese Tagesspiegel è invece uscito ieri, nella pagina degli editoriali, un ritratto di Berlusconi carico di pungente ironia. L'articolo informa i lettori della raccolta di firme avviata per iniziativa dei comitati guidati da Emanuele Verghini per proporre Berlusconi come Nobel per la pace (LEGGI). "Uno scherzo? - si chiede il giornale - No per nulla. In un momento storico Berlusconi è riuscito a scongiurare il pericolo della terza guerra mondiale e ha salvato il mondo dall'olocausto nucleare" afferma sarcastico. Poi il commento finale: "Di fronte a questi meriti certo non irrilevanti, le piccole, meschine polemiche sul caso-Noemi e sulle donne nelle liste elettorali potrebbero infine sparire".
Dice Frattini: "Cattiva stampa" e soprattutto "disonesta"...

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Ansa.it, Repubblica.it]

 

 

 

 

 

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28 maggio 2009
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