La stangata sul litorale siciliano è ufficiale
Il canone demaniale marittimo aumenta del 600% e le rimodulazioni dei costi sono retroattive dal primo gennaio 2013
In Sicilia i canoni demaniali marittimi aumentano del 600 per cento! Lo sancisce un decreto del presidente della Regione pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale. Gli aumenti sono retroattivi, dal primo gennaio 2013, ferma restando la maggiorazione del 4%, del 7% e del 10% relativamente alle aree a bassa, media ed alta valenza turistica, recita il primo articolo.
Nei giorni scorsi il sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, ha dato mandato all'avvocatura di impugnare al Tar il decreto del Governo regionale, per le gravi ripercussioni economiche e occupazionali che il provvedimento può recare nelle aziende che operano nel settore.
Azione analoga della Fiba Confesercenti Sicilia, che annuncia che "la categoria sta procedendo a presentare ricorso contro l'aumento dei canoni demaniali del 600%". "Un provvedimento dagli effetti retroattivi non solo gravoso per le condizioni che pone nei confronti di un comparto, composto da circa 70 mila operatori e da quasi 9 mila titolari di concessioni demaniali marittime, che dovrebbe essere sostenuto e non vessato con balzelli insostenibili per le nostre imprese, ma anche discutibile nelle modalità con cui è stato determinato ovvero senza alcun coinvolgimento della componente privata. Una misura rispetto alla quale la Politica non intende ricorrere ne alla sospensiva ne alla revoca, e che incombe sulle imprese turistiche come un ulteriore freno agli investimenti. Auspichiamo - conclude la Fiba -, che l’assessorato al ramo possa lanciare un messaggio positivo e di fiducia al territorio e provvedere al ritiro del Decreto avviando in tal modo un dialogo sano e costruttivo con le rappresentanze datoriali del settore nell’ambito del quale si possa condividere un percorso di responsabilità".