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La straziante storia di Elide Maria, uccisa dalle contrarietà della vita, dalla tristezza e dalla solitudine

03 febbraio 2006

La storia di Elide Maria Vetri, 37 anni, è di una tristezza straziante. Elide viveva a Enna, da sola. Non aveva parenti, se non un anziano padre molto malato, ricoverato a Trapani. Di lei non si avevano più notizie da almeno un paio di anni.
Elide è stata trovata morta nella sua abitazione in una palazzina nel centro di Enna, qualche settimana fa. Il corpo mummificato, diventato come di cuoio (un procedimento conservativo favorito dalle condizioni climatiche), è stato trovato disteso sul divano del soggiorno.
Il ritrovamento è stato fatto dopo che, soltanto un mese fa, alcuni amici avevano denunciato la scomparsa.
Pare che nessuno in questo anno e mezzo abbia avvertito le forze dell'ordine. Gli amici della donna, figlia unica di una maestra elementare e di un bancario, non avevano più notizie della donna da almeno due anni.
Secondo gli investigatori la donna si sarebbe uccisa ingerendo una forte dose di barbiturici circa due anni fa. I recenti risultati dell'autopsia effettuata sul corpo di Elide, hanno invece confermato che la morte della giovane risale certamente a più di 3 anni fa, e che forse potrebbe essere deceduta per inedia.

I conoscenti descrivono Elide come una persona brillante, stravagante ma tendente alla tristezza. Dopo il liceo la donna si era iscritta al Dams di Bologna, ma dopo la morte della madre, 9 anni fa, era tornata a Enna dove per qualche tempo aveva accudito il padre, da 40 anni malato di sclerosi multipla. Una situazione pesante, aggravata da una serie di problemi sentimentali che avevano portato Elide ad isolarsi.
Il padre, poi, aveva deciso di chiedere ricovero presso un centro specializzato nel Trapanese. Elide era rimasta sola, nella grande casa dei genitori, senza alcun parente che si occupasse di lei. Così aveva preso ad evitare i tanti amici che la continuavano a cercare. Anche i medici dell'ospedale di Trapani dove si trova ricoverato l'anziano padre, avevano avuto più notizie.

''Fino a due anni fa la chiamavo spesso - dice Elisa Di Salvo, sua compagna di scuola -. Lei non rispondeva mai al telefono, ma dopo qualche giorno richiamava e mi diceva che era a Bologna. In questi anni pensavo fosse in Germania a Berlino dove è stata per qualche tempo''.
E proprio all'inizio di quest'anno, Elisa e altri amici, tra questi ci sono anche due ragazzi che abitano nello stesso palazzo di Elide e che non ne avevano più notizie, hanno deciso di fare qualcosa. Tra le idee c'era anche quella di rivolgersi a ''Chi l'ha visto?''. Alla fine hanno presentato un esposto-denuncia ai carabinieri e, nelle scorse settimane, sono andati dal procuratore della Repubblica di Enna che ha autorizzato l'apertura della casa.

Poco più di tre anni fa i vicini di casa, preoccupati per la sua lunga assenza, avevano chiamato i carabinieri. I militari avevano provato a bussare, non avendo risposta, erano entrati nell'abitazione: la donna, ubriaca, si era molto infastidita. Da allora i condomini del palazzo avevano deciso di non intromettersi più nella vita di Elide, che probabilmente lasciò la vita terrena pochi giorni dopo.

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03 febbraio 2006
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