La Svezia cancella i sogni della Nigeria con una doppietta di Larsson
KOBE (Giappone), 7 giugno 2002 - La Svezia batte 2 a 1 la Nigeria e la elimina al primo turno della fase finale dei Mondiali 2002.
Una gara bella e combattuta nel primo tempo, spigolosa e tattica nel secondo. La squadra africana ha pagato una condotta di gara sbarazzina e un po' improvvisata, ma anche una buona dose di sfortuna (vedi il palo di Yobo sul finale e un paio di parate decisive di Hedman).
La Svezia si presenta in campo con l'identica formazione che ha pareggiato con l'Inghilterra nella partita di apertura. Onigbinde, invece, mescola le carte e piazza Cristoher davanti alla difesa, il solito Okocha a fare da playmaker a centrocampo, con Utaka alle spalle delle punte che sono Ogbeche e Aghahowa. Gli scandinavi sono più ordinati e Ljungberg, questa volta, sembra più in palla della gara contro l'Inghilterra.
La Nigeria si affida alle ripartenze di Yobo, che giocherà un'ottima gara, alla fantasia e alla classe di Okocha e alla potenza di Aghahowa. Le squadre si affrontano a viso aperto e si capisce subito che saranno le difese, in negativo, le vere protagoniste del confronto. Il gol del vantaggio affricano arriva sull'asse Okocha-Yobo, quest'ultimo penella un cross per la testa di Aghahowa che anticpa la difesa svedese e batte Hedman. Da vedere e rivende l'esultanza dell'attaccante nigeriano, un vero show fatto di sei capriole e salto mortale finale. La Svezia conserva la freddezza del caso. Tocca a Ljungberg inventare una verticalizzazione per Larsson che beffa la difesa africana, penetra in area e di punta mette in rete vanificando il ritorno di West.
La ripresa inizia sotto tono rispetto alla prima frazione di gioco. Le squadre pagano il gran ritmo e il caldo che adesso si fa sentire. Ancora la difesa nigeriana sul banco degli imputati per il raddoppio svedese. Udeze commette un ingenuo fallo in area su Larsson che dal dischetto realizza la sua doppietta. Da quel momento si vede quasi soltanto la Nigeria: tiri, pali, parate, salvataggi sulla linea. La gara regala agli africani tutto il repertorio della sfortuna. Nemmeno l'inserimento di Kanu cambia le sorti del confronto che segna l'uscita di scena della Nigera da questi mondiali.
Fonte: La Gazzetta dello Sport