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La Tarsu palermitana costerà il 54 % in più

Il Consiglio comunale ha approvato il rincaro che però è inferiore a quanto aveva richiesto la giunta del sindaco Cammarata

18 giugno 2010

Dopo una maratona notturna - ci sono volute 14 ore di aula - ieri mattina il Consiglio comunale di Palermo ha approvato il rincaro della tassa sui rifiuti (Tarsu). Un rincaro inferiore, però, da quanto aveva richiesto la giunta del sindaco Diego Cammarata che puntava a un aumento del 75 per cento. Il centrodestra, con un emendamento, voleva portare la stangata fino all'83 per cento, l'aumento approvato costerà il 54% in più rispetto all'importo attuale. La delibera è frutto di una mediazione con l'opposizione. Ma resta il rischio di impugnativa da parte del Tar
Il Consiglio ha fissato in 95 milioni di euro all'anno il costo del servizio di raccolta dei rifiuti svolto dall'Amia, l'azienda comunale per l'igiene ambientale in crisi economica da anni a causa della malagestione degli ultimi consigli di amministrazione.

Davide Faraone, consigliere comunale e deputato regionale del Pd, ha rivendicato il successo di un rincaro minore di quello ipotizzato dall'amministrazione ma ha sostenuto che la delibera si presta comunque a un'impugnativa davanti al Tar, come quella che aveva già introdotto l'aumento del 75% della Tarsu a partire dal 2006 e che è stata annullata dal Tribunale amministrativo. Il Comune in questi giorni sta rimborsando quanto pagato indebitamente dai cittadini. Faraone, secondo cui l'aumento della Tarsu è ingiustificato visto che il servizio di raccolta è inefficiente e che il Comune non ha cercato di recuperare l'evasione della tassa, si è detto pronto a sostenere quanti decideranno di ricorrere al Tar.
"Grande vittoria in aula. Passa la posizione tenuta da sempre da Italia dei Valori ed anche da tutto il centrosinistra". Questa l'affermazione di Fabrizio Ferrandelli, capogruppo Idv al comune di Palermo, in merito all'approvazione dell'emendamento Tarsu proposto dal suo gruppo. "Con la nostra proposta riusciamo a far diminuire la Tarsu di 20 milioni di euro. Dall'83% voluto da Cammarata riusciamo a portarla a circa il 50%. - ha aggiunto - Non approvarla avrebbe significato mantenere il 75%. Abbiamo determinato la riduzione attestandoci su quanto realmente ci costa raccogliere i rifiuti ovvero 95 milioni di euro e non sui 113 speculati da Cammarata. Finalmente dati certi e trasparenti. Ora vogliamo far luce su chi ha gonfiato le somme in passato".

"Il Pdl e l'intero centro destra hanno, dopo una lunga notte di consiglio diminuito la Tarsu L'imposta passa da 105 milioni di euro a 95 milioni di euro con un tasso di copertura del 92% ed una riduzione effettiva del 10%" ha detto Giulio Tantillo, capogruppo del Pdl al comune. "In un momento di grande crisi economica - ha aggiunto - è una giusta risposta ai cittadini della nostra città. Abbiamo smentito tutti coloro i quali avevano accusato il Pdl di avere aumentato la Tarsu. Adesso dobbiamo migliorare i servizi".

Intanto oggi, dopo che le otto famiglie di senzatetto sgomberate due giorni fa da un immobile del centro storico, Casa Guzzetta, occupato poco più di un anno fa, si sono svegliate davanti al municipio di Palermo, in piazza Pretoria, dove hanno passato la notte in tende e sacchi a pelo e hanno sparpagliato davanti all'ingresso di palazzo delle Aquile cumuli d'immondizia prelevati dai cassonetti, creando una sorta di trincea, il capogruppo di Idv Ferrandelli, insieme a Leonardo D'Arrigo e Sandro Oliveri (entrambi dell'Mpa), hanno depositato  in segreteria generale la mozione di sfiducia al sindaco Cammarata.
Per sfiduciare il primo cittadino occorre che il consiglio si esprima con una maggioranza di 33 voti su 50. "Faccio un appello - ha detto Ferrandelli, promotore dell'iniziativa con D'Arrigo e Oliveri - a tutte le forze politiche affinché votino a favore della mozione per il bene della città. Cammarata deve andare a casa e ora ne abbiamo concretamente la possibilità".

[Informazioni tratte da Ansa, Repubblica/Palermo.it]

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18 giugno 2010
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