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La top-model bella... piena di cocaina. Arrestata all'aeroporto di Catania, aveva in corpo un chilo di droga

27 dicembre 2006

Bella, veramente bella. Bella come una fotomodella... solo che non si diventa subito ricchi entrando nel magico mondo della moda. Qualcuna deve lavorare sodo e i guadagni guadagnati non corrispondono mai a quelli sognati. E allora che fare? Un secondo lavoro! Si ma quale? Ce ne vorrebbe uno semplice, magari un po' rischioso, dove si guadagni un bel pacco di soldi.
Tali connotati ce li ha solo un lavoro illegale... però se si fa solo una volta... magari due...

Mercedes Julissa Bianela Brito, fotomodella 24enne, originaria di Santo Domingo con passaporto olandese, è stata bloccata ieri dalla Guardia di Finanza al suo arrivo da Bruxelles all'aeroporto catanese di Fontanarossa: nel suo corpo erano presenti 98 ovuli contenenti oltre 1,2 chilogrammi di cocaina purissima. La droga precedentemente ingoiata dalla donna, dalla quale si sarebbero potuti ricavare 20 mila dosi da vendere al dettaglio, avrebbe avuto un valore complessivo di oltre 1,2 milioni di euro.
La giovane donna, nota per alcune campagne pubblicitarie industriali, è stata bloccata al suo arrivo da Bruxelles e condotta nell'ospedale Garibaldi. Lì è stata sottoposta ad accertamenti clinici, ma le sue condizioni di salute sono giudicate buone dai medici. Terrorizzata per le conseguenze dell'eventuale rottura degli ovuli, è rimasta per ore sotto shock.

La fotomodella sta adesso collaborando con gli investigatori per accertare a chi fosse destinata la droga. Per il suo incarico di corriere la fotomodella avrebbe ricevuto in cambio 4 mila euro. A spingerla a compiere il gesto, inoltre, sarebbe stata la promessa di un ''aiuto'' a sfondare nel mondo della moda. La fotomodella ha rivelato, tra l'altro, di avere bisogno di soldi per motivi familiari.
Agli investigatori che, secondo indiscrezioni erano sulle sue tracce da settimane, la ragazza ha raccontato di non sapere a chi fosse destinata la cocaina e di essere rimasta d'accordo con chi gliel'aveva ceduta che sarebbe stata contattata a Catania dagli acquirenti. I magistrati, visto il valore e la quantità dello stupefacente, sono convinti che dietro al traffico ci sia la criminalità organizzata.

 

 

 

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27 dicembre 2006
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