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La tratta dei bambini

Scoperta una tratta di minori contesi: la base operativa era a Palermo

31 ottobre 2013

I Carabinieri della Compagnia di Carini, supportati da quelli del Gruppo di Palermo e dei Comandi Provinciali di Brescia e Trapani hanno eseguito diversi arresti su tutto il territorio italiano nell'ambito di un'indagine sulla tratta di bambini contesi.
I reati contestati sono quelli di associazione a delinquere finalizzata al compimento di vari reati tra cui tratta di persone, sequestro di persona e sottrazione e trattenimento di minore all’estero. Il reato associativo è aggravato dal fatto che l’organizzazione era impegnata in attività criminali in più di uno Stato.
Le indagini hanno consentito di individuare un’organizzazione operante in diversi Paesi del mondo (Tunisia, Cipro, Egitto, Libano, ecc.) dedita alla organizzazione di "recuperi" di minori contesi tra genitori di Paesi diversi, con la pianificazione, organizzazione ed esecuzione di veri e propri sequestri di persona, spesso con l’uso della violenza. Le famiglie per "recuperare" il loro bambino rapito erano disposte a pagare anche 200 mila euro.

Tra gli organizzatori della "tratta di bambini" c'era anche Larissa Moskalenko, ex atleta ucraina, vincitrice della medaglia di bronzo nella vela alle olimpiadi di Seul 1988, residente a Palermo da vent'anni e titolare della "Sicily rent boat", una società di noleggio barche di lusso con sede a Carini. Secondo i magistrati, che hanno coordinato l'inchiesta, la donna avrebbe offerto appoggio logistico all'organizzazione internazionale che si occupava di 'recuperare' i bambini contesi. Le viene addebitato, in particolare, il sequestro di due bambini in Tunisia.
L'organizzazione criminale aveva pensato a tutto. Anche a 'reclutare' donne per far sembrare un viaggio turistico quello che in realtà erano operazioni per sequestrare bambini.
L'operazione 'Caronte', spiega il colonnello Enrico Scandone, comandante del Gruppo Carabinieri di Palermo, "prende il via da un'indagine eseguita a Carini a seguito dell'incendio di un albergo nel 2012 (l'albergo Portorais a Cinisi a due passi dall'aeroporto Falcone Borsellino, distrutto da un incendio doloso, ndr). In quell'ambito, dalle intercettazioni fatte, emergono i contatti della moglie del titolare dell'albergo, l’ex atleta ora finita in manette, con persone norvegesi e svedesi che si è scoperto far parte di una società norvegese di contractors, la ABP World Group, che fra i suoi servizi garantisce anche il recupero di bambini contesi".

"A seconda dei paesi dove operava - aggiunge il colonnello Scandone - la società di contactors si appoggiava a referenti locali. A Palermo trovavano mezzi per organizzare quello che sembrava un viaggio di piacere: selezionavano anche delle donne". Addirittura "hanno fatto una sorta di 'casting' per arruolare queste donne perché facessero da accompagnatrici. Apparentemente sembravano turisti, poi mettevano a segno i sequestri". "Siamo riusciti a ricostruire un sequestro sicuro di una bambina norvegese - spiega ancora Scandone - stavano organizzando altre attività su Cipro, Egitto e Ucraina". Si parla di "bambini sotto i 5 anni - rimarca Scandone - di fatto il minore veniva trasportato come un pacco in mare". "Ricevuto l'incarico da uno dei due genitori che ha interesse a riportare in patria il minore - ricostruisce ancora il comandante del Gruppo Carabinieri di Palermo - si organizzavano con barche veloci" per solcare il Mediterrraneo. Nelle operazioni "avevano anche armi, barbituritici e fascette per bloccare i polsi. Si preparavano a mettere a segno anche altre azioni su Libano, Cipro ed Egitto".

L'ordinanza scattata oggi, prosegue Scandone, "riguarda sette persone, 4 sono state arrestate in Italia. Uno è il titolare di questa società in Norvegia, poi ci sono due svedesi detenuti in un carcere tunisino". "Nelle nostre attività - prosegue il colonnello Scandone - siamo riusciti anche a ricostruire un'operazione che l'organizzazione ha messo a segno in Tunisia". "Partendo dalla Sicilia con un gommone, hanno prelevato dalla Tunisia una bimba, verosimilmente norvegese, e l'hanno riportata in Sicilia sempre con il gommone. Poi - conclude il comandante del Gruppo Carabinieri di Palermo - l'hanno trasportata in macchina fino a Milano e da Malpensa in aereo con destinazione Norvegia".
Oltre alla Moskalenko questi gli arrestati: Luigi Cannistraro, 30 anni, Antonino Barazza, 46 anni, di Mazara del Vallo, Sebastiano Calabrese, 38 anni, di Reggio Calabria, mentre i destinatari delle ordinanze da eseguire all'estero con apposita rogatoria sono Per Ake Helgesson, 54 anni, nato a Tysslinge in Svezia, attualmente detenuto in Tunisia; Wenche Elisabeth Andresen, 47 anni, nata a Oslo in Norvegia, e Martin Vage, 40 anni, nato a Orkdal sempre in Norvegia

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Repubblica/Palermo.it]

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31 ottobre 2013
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