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La trattativa tra Stato e mafia ci fu

Il capo dei pm di Palermo risponde agli attacchi sulle intercettazioni che hanno coinvolto il Quirinale

19 luglio 2012

La trattativa tra Stato e mafia ci fu. Ne è convinto il procuratore di Palermo Francesco Messineo che al termine dell'audizione in commissione Giustizia alla Camera, incontrando i giornalisti, ha affermato: "Sarei in contraddizione con me stesso se aggiungessi la parola 'presunta'. Abbiamo avviato un procedimento che è in fase di avviso di conclusione indagini basato proprio sull'ipotesi che la trattativa ci sia stata e sia stata reale. Non penso di poter concordare con quelli che parlano di presunta trattativa, salvo il successivo vaglio processuale".

Quanto al conflitto di attribuzione sollevato dal Quirinale Messineo ha sottolineato che "la proposizione di un conflitto di attribuzione non determina alcun obbligo di sospensione e quindi le attività che eventualmente dovessero essere svolte potrebbero essere svolte, indipendentemente da questa vicenda". "Ovviamente - ha sottolineato il procuratore - valuteremo se non si ponga l'opportunità di una sospensione ma non c'è alcun obbligo", ha aggiunto.
A chi gli ha chiesto se i magistrati di Palermo si sentano abbandonati, Messineo ha risposto: "Non ci sentiamo abbandonati perché non è una vicenda rispetto alla quale si debba attendere solidarietà o altro, è un problema razionale da analizzare con i mezzi della dottrina giuridica". "La vita di una procura, specie di una Dda, è complicata per definizione, non sono giornate particolarmente complicate poi non le esagererei - ha aggiunto - C'è una vicenda di carattere giuridico che dovrà essere esaminata in sede diversa rispetto alla quale noi manifesteremo il nostro punto di vista".

L'ultima risposta Francesco Messineo l’ha data ad un giornalista che gli ha chiesto un commento sulle dichiarazioni di alcuni esponenti del Pdl per i quali la Procura di Palermo avrebbe inaugurato la campagna elettorale contro Silvio Berlusconi. "Ah, questa veramente... Io non personalizzerei mai. Assicuro tutti - ha detto con tranquillità Messineo - che sono alieno da campagne elettorali. Credo sia incongruo controbattere ad affermazioni che sono legittime per chi le fa ma poi che siano vere o no è un'altra cosa''. "Certo, questo mi preoccupa un po'. Io speravo che la procura di Palermo - ha detto infine il procuratore - fosse un fatto positivo. Noi cerchiamo di fare il nostro dovere con la massima modestia e con il massimo impegno. Non dico che ci riusciamo sempre, anzi come tutti commetteremo degli errori, ma il nostro solo scopo è gestire la giustizia in un'area dell'Italia che non è la più semplice del mondo".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, AGI]

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19 luglio 2012
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