La tre giorni di "Barocco Heritage" si è conclusa con l'illuminante intervento di Christian Greco
Il direttore del Museo Egizio di Torino a Scicli, ha parlato di una nuova gestione del patrimonio culturale
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Il futuro del patrimonio culturale passa da nuove strategie che prevedono percorsi esperienziali, capacità di trasferire più informazioni e soprattutto accessibilità e inclusività. Non ha dubbi Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, ieri - domenica 7 maggio - a Scicli per concludere la tre giorni di "Barocco Heritage", la manifestazione di divulgazione scientifica e di eventi che ha coinvolto decine di docenti universitari italiani e stranieri prevedendo contestualmente, per turisti e visitatori, anche aperture straordinarie, visite guidate, spettacoli, concerti, archeotrekking.
L'iniziativa è di "Enjoy Barocco", la destinazione unica turistica promossa tramite la misura 16.3 del Psr all'interno del territorio del GAL Terra Barocca a cui fanno capo i Comuni di Ragusa, Modica, Scicli, Ispica e Santa Croce Camerina.
La terza e ultima giornata di "Barocco Heritage", ha visto la partecipazione di numerosi esperti del patrimonio culturale, dell'arte e della valorizzazione dei beni storici. A conclusione dell'evento, con un intervento finale divenuto quasi una lectio magistralis, il direttore Greco ha offerto il proprio punto di vista illustrando anche quanto è stato fatto nel museo che dirige e che, con una serie di progetti mirati, continua a favorire la divulgazione del sapere.
Nella giornata, curata dai docenti Antonio Barone e Santo Burgio dell'Università di Catania e moderata dalla docente Lucia Trigilia, i vari esperti si sono soffermati sull'idea di valorizzazione dei beni culturali, alcuni dei quali già diventati patrimonio dell'Umanità grazie all'Unesco. Tra gli argomenti, sono stati affrontati la conservazione per la fruizione dei beni culturali, la sostenibilità e la valorizzazione integrata dei patrimoni culturali, la pianificazione strategica e la formazione di professionalità specializzate nel settore.
Infine l'attesissimo intervento di Christian Greco che ha presentato un modello di museo che è di ricerca e contemporaneamente partecipativo, che si interroga con la collettività e si integra nella società. Ha sottolineato l'importanza della comunicazione e dell'inclusione sociale anche mediante eventi, iniziative, concerti e appuntamenti anche privati.
Secondo Greco, la società senza memoria non ha futuro e il patrimonio culturale deve essere valorizzato come strumento di conoscenza e di crescita collettiva. I musei, con le loro teche, non possono continuare ad essere qualcosa di polveroso ma protagonisti centrali di un nuovo modo di raccontare la storia, fatto di esperienze, inserti digitali, ricerca. Proprio come si fa al Museo Egizio di Torino dove, anche grazie all'avvento di moderne tecnologie, è stato possibile scoprire che i sarcofaghi venivano usati più volte e non solo una volta, come si era sempre detto.
Grazie a "Barocco Heritage" si è riusciti ad offrire un importante momento di confronto e riflessione sul patrimonio culturale della Terra Barocca guardando alla gestione attiva e sostenibile dei beni culturali nei "nuovi" 20 anni dopo i primi 20 dal riconoscimento Unesco.