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La Truffa... è servita! Ritorna per il terzo anno, sui ''piatti'' degli Italiani, ''Truffe a Tavola'', il rapporto sulle frodi alimentari d'Italia

15 luglio 2006

Pesce scaduto da oltre sei anni, 1.400 tonnellate di pomodoro infestato da insetti e parassiti, vermi nei piatti di riso destinati ai bambini di una scuola di infanzia e elementare... Lunga la lista degli ''oggetti'' indesiderati trovati nel cibo: un taglierino in un sacchetto di pop corn, un dente umano nell'impasto di una pizza, un chiodo in una confezione di pane, per non parlare dei ''resti di un piccolo animale'' in una scatola di minestrone surgelato comprato a Torino...
È stato presentato l'altro ieri a Roma ''Truffe a Tavola 2006'', il terzo rapporto sulle frodi alimentari in Italia realizzato dal Movimento Difesa del Cittadino e Legambiente. Un rapporto che quest'anno è ancora più ricco e più completo visto che lo studio si basa sui dati di tutti gli organi preposti alla tutela della salute dei consumatori nel settore alimentare dai Carabinieri della Sanità all'Ispettorato Centrale Repressione Frodi, dal Corpo Forestale ai Carabinieri Politiche Agricole alla Guardia Costiera.

L'indagine lancia un allarme crescente anche per il cibo proveniente da Paesi in cui non ci sono i controlli sanitari europei, in particolare dalla Cina: ''salango congelato'' (pesce cinese) venduto come novellame nostrano; 200 kg di cozze e vongole senza etichetta sequestrate a Sanremo; 600 kg di zampe di pollo cinese e un veicolo della ditta ''China Food S.r.l.'', in provincia di Roma, contenente kg. 2.300 di carni avicole, prodotti della pesca e verdure surgelate in cattivo stato di conservazione, pronti per essere consegnati ad altri esercizi commerciali.
Ammontano a 37.330 le ispezioni effettuate dai Carabinieri per la Sanità nel corso del 2005 nel settore alimentare. Sono 38 le persone arrestate e oltre 12.800 quelle segnalate all'autorità giudiziaria ed amministrativa; 792 le strutture chiuse per motivi di salute pubblica e 419 quelle sequestrate. Molti anche i sequestri effettuati: 55.612.447 confezioni di prodotto per un valore di oltre 108milioni di euro.
Non meno preoccupanti i numeri dell'Ispettorato Repressione Frodi: nel 2005 la struttura del Ministero delle Politiche agricole ha individuato 3.751 operatori irregolari, pari al 15% del totale degli operatori controllati (24.395), 1.021 sono invece i prodotti non a norma. Circa 500 i sequestri effettuati dall'Ispettorato per un valore pari a oltre 9 milioni di euro, mentre in 436 casi è scattata la denuncia per reato e 3.977 sono state le contestazioni amministrative.
Più di un terzo delle notizie di reato (39%) deriva dagli Uffici periferici e dai laboratori del Sud. Segue il Centro con il 32% ed il Nord con il 20,4%. Ultime le isole con l’8,5% per un totale di 37 notizie di reato.

Nel rapporto per la prima volta anche le notifiche e le informazioni del sistema rapido di allerta comunitario. Altra novità il focus sulle emergenze e gli scandali più eclatanti del 2005: dal fenomeno emergente delle truffe alimentari provenienti dal mercato cinese allo scandalo del latte all'ITX poi sedato dall'Efsa (Agenzia europea sulla sicurezza alimentare), dalle uova marce vendute alle industrie per la trasformazione in merendine, pasta, gelati alle 58.000 tonnellate di grano duro sequestrate a Bari contentini ocratossina, sostanza cancerogena.
Scandali che spaventano non solo per i numeri ma soprattutto per la pericolosità della truffa: basti pensare che secondo una ricerca sui danni da ocratossina su 231 neomamme risulta che nella terza o quarta giornata dopo il parto, i neonati hanno assimilato la sostanza cancerogena già con il latte materno e, nell'85% dei casi, i bambini risultano positivi all'ocratossina A.

''Il nostro rapporto - ha commentato Antonio Longo, presidente del Movimento Difesa del Cittadino - fa emergere una grande quantità di casi rischiosi che si registrano e insieme l'efficacia del sistema dei controlli. Il quadro complessivo della filiera produttiva e commerciale alimentare italiana è di ottima qualità e garantisce il consumatore, ma ci sono ancora settori a rischio per i quali ben vengano le sanzioni più severe previste dal Decreto legislativo 190 dello scorso aprile per chi non ritira subito dal commercio prodotti non sicuri''.
''Dai dati raccolti in questo rapporto - ha aggiunto Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente - risulta evidente il grande lavoro svolto dalle forze dell'ordine e dagli enti preposti, per scoprire le frodi e i rischi che minacciano le nostre tavole ma anche tutto il sistema di produzione agroalimentare di qualità che ci rende famosi nel mondo. Eppure - ha proseguito - una maggiore sicurezza potrebbe essere ottenuta attraverso l'applicazione di norme più severe per quanto riguarda l'etichettatura e la tracciabilità dei prodotti alimentari, sia italiani che provenienti dall'estero e soprattutto inserendo tempi certi per i procedimenti giudiziari che riguardano gli alimenti: effettuare le analisi in tempi rapidi infatti, permetterebbe di controllare efficacemente la filiera e di risalire alla fase del danno prima che si perdano le tracce dei responsabili e che i prodotti adulterati vengano dispersi nei vari passaggi della catena della distribuzione''.

Una sintesi del rapporto. Le indagini dei NAS
Ammontano a 37.330 le ispezioni effettuate dai Carabinieri per la Sanità nel corso del 2005 nel settore alimentare. Sono 38 le persone arrestate e oltre 12.800 quelle segnalate all’autorità giudiziaria ed amministrativa: 792 le strutture chiuse per motivi di salute pubblica e 419 quelle sequestrate. Molti anche i sequestri effettuati: 55.612.447 confezioni di prodotto per un valore di oltre 108milioni di euro.
In aumento, rispetto al 2004, il numero dei sequestri e delle strutture chiuse per motivi di salute pubblica per il settore delle carni e degli allevamenti e del latte e derivati; incrementi delle merce sequestrata anche per le conserve alimentari e per salumi e insaccati. In particolare per la carne i sequestri e le strutture nel 2004 erano rispettivamente 80 e 64 contro gli attuali 119 e 104. Per il settore del latte lo scorso anno sono stati effettuati 21 sequestri contro gli attuali 34 e sono state chiuse per motivi di salute pubblica 39 strutture mentre nel 2005 queste sono state 56.
Numeri preoccupanti, quelli legati alle strutture di ristorazione. Aumentano i controlli rispetto al passato e, in particolare, cresce il numero delle persone arrestate. Rispetto al 2004, si registra inoltre un incremento delle strutture poste sotto sequestro che passano da 127 a 143.
Per i prodotti ittici invece ad una diminuzione delle ispezioni corrisponde una generale diminuzione del valore delle infrazioni, segnalazioni e sequestri, il cui valore ammonta a 1.243.036 contro i 3milioni del 2004 ed i 5milioni del 2003.
Tra i casi da segnalare il sequestro di 600 zampe di pollo cinese e un veicolo della ditta ''China Food S.r.l.'' sita nella provincia di Roma, contenente kg. 2.300 di carni avicole, prodotti della pesca e verdure surgelate detenute in cattivo stato di conservazione pronte per essere consegnate ad altri esercizi commerciali.
I N.A.S. di Catania hanno invece segnalato alle autorità il titolare di un'industria di prodotti da forno per avere detenuto materie prime in cattivo stato di conservazione, insudiciate ed invase da parassiti peraltro in locali privi dei requisiti igienico-sanitari e strutturali. E ancora: a Torino sequestrati 69.000 Kg. di grano tenero nazionale invaso da parassiti, il sequestro 600 kg. di prodotti ittici e carne congelati all'origine, nonché 1.176 uova di anatra bollite, detenuti in cattivo stato di conservazione poiché trasportati a temperatura ambiente sul citato automezzo sprovvisto di sistema di refrigerazione.

- Il dossier ''Truffe a Tavola 2006'' di Legambiente e MDC

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15 luglio 2006
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