La Tuninter contro la sentenza del Tribunale di Palermo
La compagnia tunisina contesta le decisioni dei magistrati sulla tragedia dell'agosto 2005
La compagnia aerea tunisina Tuninter ha espresso ieri il suo sconcerto per le condanne pronunciate dal tribunale di Palermo contro i due piloti e i responsabili della compagnia dell'Atr 72 precipitato nell'agosto del 2005 davanti alle coste della Sicilia. Per la morte di 16 persone i giudici di Palermo hanno condannato il pilota e il copilota a 10 anni di prigione, nove anni sono stati inflitti al direttore generale e al direttore tecnico e 8 anni ciascuno a tre tecnici (LEGGI).
Nel comunicato della società Tuninter, che ha cessato di esistere ed è stata sostituita dalla compagnia 'Sevenair', sono state presentate una serie di obiezioni a partire dalla competenza territoriale. Tuniter afferma infatti che il tribunale di Palermo si è appropriato della competenza giuridica "nonostante esperti di diversi paesi abbiano dimostrato che l'ammaraggio è avvenuto in acque internazionali".
Dopo aver ricordato che un indennizzo di 22 milioni di euro è stato versato in meno di un anno alle famiglie delle vittime la Tuninter ha detto che le pene comminate sono più pesanti di quelle decise in Italia per incidenti aerei altrettanto gravi deplorando che la vicenda "abbia preso una piega mediatico-politica" e sospettando "pressioni di alcune parti per occultare la responsabilità della casa costruttrice dell'Atr 72".
Tuninter giudica infine paradossale che "il pilota riconosciuto come un eroe dai media, dall'associazione dei piloti e dall'opinione pubblica italiana è stato condannato, mentre con un ammaraggio straordinario è riuscito a salvare due terzi dei passeggeri". [La Siciliaweb.it]