La valle del Belice è il set di "Anna", la serie tv di Niccolò Ammaniti
L’autore dell'omonimo romanzo ha trovato nei paesi belicini la Sicilia post-apocalittica adatti alla sua storia
[Articolo di Alan David Scifo - Repubblica/Palermo.it] - La valle del Belice dalla distruzione del terremoto a set cinematografico. Gibellina, Salemi e Santa Ninfa sono infatti diventate le location della serie tv "Anna", diretta da Niccolò Ammaniti, autore dell'omonimo romanzo ambientato in una Sicilia distrutta, dove la tredicenne protagonista si trova da sola e deve salvarsi da un virus che ha sterminato quasi tutti gli abitanti.
Prodotta da Sky Original, la serie ha visto prima le selezioni in Sicilia dei giovani protagonisti e adesso sceglie l'Isola per girare le scene apocalittiche della fuga d Anna, arrivando nelle campagne del Belice, scelte dopo la periferia di Messina. Tra i curiosi che sbirciano i protagonisti del film, le riprese vanno avanti già da qualche giorno e si protrarranno fino a febbraio: "Si vedono auto distrutte e uno scenario apocalittico - racconta un abitante di Gibellina - la produzione ha scelto anche alcune abitazioni in cui girare diverse scene, ma queste non sono in centro città, bensì in periferia".
Le strade spaziose e senza anima della nuova Gibellina ricostruita dopo il terremoto del 1968, si prestano benissimo per gli intenti di regista e produzione, che cercava un "non luogo" per le scene del film: "Le immagini riguardano le periferie della nuova cittadina perché nel centro ci sono i segni identitari di Gibellina - spiega il vicesindaco di Gibellina, Danilo Bonifaci - invece la serie è ambientata in un posto inventato della Sicilia che non deve essere riconoscibile dalle immagini. Per questo sono state scelte strade con grande prospettiva, dove non ci sia nulla di identitario, uno scenario apocalittico, reso vuoto grazie alla chiusura degli spazi".
Più di 11 tir sono arrivati nella zona in questi giorni, per una maestosa produzione della serie attesa dopo il successo del romanzo di Ammaniti, stavolta anche dietro la macchina da presa. Lo scenario che hanno visto i pochi che sono riusciti a carpire delle immagini durante il set è descritto come desolante, con rifiuti e foglie sparso per terra, macchine incidentate, immondizia ai bordi delle strade e in generale di distruzione.
"Il set continuerà a Gibellina a febbraio - continua il vicesindaco - dove non ci sono segni di una determinata architettura urbanistica, ma ci sono spazi grandi".
Prossima tappa sarà la stazione ferroviaria di Salemi, poi le riprese si sposteranno al porto di Porto Empedocle, dove già sono state selezionate delle auto per creare un nuovo scenario apocalittico.
In tema di auto, proprio una di queste, intravista nel campo base di via Waiblingen a Gibellina, una Mclaren futuristica, ha incuriosito i cittadini del paese del Belice, mentre sfrecciava nelle strade chiuse del set cinematografico.