La vera nuova vita del Teatro Biondo di Palermo
Per lo Stabile palermitano, che si è voluto aprire alla Città, un bilancio estremamente positivo
Bilancio estremamente positivo per la prima stagione del nuovo corso del Teatro Biondo Stabile di Palermo diretto da Roberto Alajmo. Il direttore, in carica dall’ottobre dello scorso anno, il presidente Giovanni Puglisi e l’artista residente Emma Dante hanno riepilogato le attività svolte e illustrato i risultati raggiunti in un’affollata conferenza stampa, alla quale hanno partecipato anche i dipendenti del Teatro.
Il raffronto con la stagione precedente vede un complessivo incremento di tutte le attività e dei conseguenti ricavi, del pubblico, delle produzioni, degli incassi, oltre a registrare il ritorno in tournèe delle produzioni, che dalla stagione 2014-2015 porteranno nuovamente in giro il "marchio" del Teatro Biondo.
Nonostante lo Stabile abbia dovuto fare a meno di uno spazio importante come quello del Bellini e nonostante - di conseguenza - il numero complessivo di recite in cartellone sia diminuito del 14% rispetto alla passata stagione, il Biondo ha quasi triplicato i propri abbonati (passando dai 1470 dello scorso anno ai 3917 di questa stagione) e ha superato di quasi il 70 % gli spettatori complessivi, incassando più del doppio della scorsa stagione (647.331 euro di ricavi tra abbonamenti e biglietti venduti). Alla luce di questo risultato, l’intenzione è quella di portare a 9 le repliche di ogni spettacolo in cartellone.
Altro dato significativo è il numero di manifestazioni collaterali al cartellone principale: ben 53 (l’anno scorso erano appena 7), segno che il Teatro ha pienamente realizzato il proprio progetto di apertura alla città, alle sue risorse culturali e artistiche.
In pochi mesi, le sale del Biondo hanno ospitato spettacoli nel contesto di collaborazioni con enti, istituzioni, associazioni, compagnie impegnate nel territorio (tra gli altri: Nomi, cognomi e infami di Giulio Cavalli in collaborazione con Addiopizzo, Ferite a morte con Serena Dandini contro il femminicidio, Ballarini di Emma Dante in occasione della "Giornata internazionale contro l’omofobia", il Gala speciale per "Medici senza Frontiere", gli spettacoli di Ficarra e Picone) oltre a manifestazioni direttamente promosse come Il Teatro apre le porte, il ciclo di incontri con autori siciliani Scrittori di mare aperto, gli incontri con i registi e i protagonisti degli spettacoli in cartellone.
A queste iniziative si aggiungono i laboratori per ragazzi realizzati nelle scuole Regina Margherita e Damiani Almeyda, gli spettacoli allestiti nel Museo di Palazzo Riso e nella chiesa di San Giorgio dei Genovesi, l’articolato programma di teatro per ragazzi, che ha visto alternarsi nelle due sale Giufà e La leggenda di Colapesce di Ludovico Caldarera, Tre favole per un addio di Emma Dante e i cinque spettacoli del progetto La scuola va a teatro realizzato con l’Area Scuola del Comune di Palermo.
Il Teatro ha attivato convenzioni con diversi altri soggetti che operano nel territorio, tra gli altri: Accademia di Belle Arti di Palermo, Università degli Studi di Palermo, Salvare Palermo, Anisa, Avis, Ordine dei Commercialisti, Federalberghi, Centro Amazzone, Confcommercio, Confindustria, Librerie Mondadori, Librerie Feltrinelli.
Tutte le attività realizzate nel segno di quest’apertura alla città e al territorio, nel complesso hanno visto transitare in Teatro decine di artisti, soprattutto palermitani, e diverse migliaia di spettatori di tutte le età.
Per alcune produzioni già realizzate e per quelle in cantiere nei prossimi mesi del 2014, sono in via di definizione le tournèe: al momento sono stati chiusi accordi per oltre 250.000 euro. In particolare, è previsto il debutto di Io, nessuno e Polifemo di Emma Dante a Vicenza, Milano, Roma e Napoli; Lucio di Franco Scaldati a Bologna; il nuovo spettacoli di Moni Ovadia, Doppio Fronte con Lucilla Galeazzi, a Ravenna e al Mittelfest di Cividale del Friuli; Lampedusa Beach di Lina Prosa al Piccolo di Milano nell’ambito delle manifestazioni per Expo 2015, mentre Un errore umano di Gigi Borruso è reduce da due settimane a Parigi.
Nel mese di settembre partirà anche il primo corso per attori della "Scuola dei mestieri dello spettacolo" diretta da Emma Dante. Il mese scorso sono stati selezionati 25 allievi, a seguito di provini ai quali hanno preso parte circa 100 candidati da tutta Italia.
Secondo il Presidente Gianni Puglisi: "Cambiare si può, davvero! Il Biondo l’ha dimostrato: in un anno ha riaperto le porte alla Città e al pluralismo artistico, ha triplicato le entrate dal suo pubblico, ha ospitato personalità eccellenti ed è ritornato in giro per l’Italia richiesto e applaudito. Ha, importantissimo, ridato serietà e rigore ai suoi conti, aprendo una stagione di stabilità economica. Mancano all’appello solo i protagonisti politici, i Soci istituzionali, che non hanno ancora dato certezze finanziarie. Anzi, arrivano solo notizie sconfortanti e destabilizzanti. I palermitani, i siciliani hanno fatto la loro parte: la faranno i loro rappresentanti? Solo da questa risposta dipende il futuro del Teatro".
"La città di Palermo - dice Emma Dante - finalmente sta riscoprendo il piacere di avere un Teatro Stabile che pulsa vita, sempre pieno, che ha ospitato spettacoli interessanti e prodotto spettacoli innovativi. Sarebbe un grande peccato interrompere questo flusso vitale che rende la città migliore. Ovunque vado in Italia mi chiedono del Teatro Biondo e io rispondo: è rinato! I dibattiti, gli spettacoli, le occasioni di incontro, la nascente Scuola dei mestieri dello spettacolo, gli studenti che tutte le mattine hanno affollato la Sala grande e il Ridotto per gli spettacoli dedicati all’infanzia, l’orgoglio delle maestranze, la passione del direttore e dei suoi collaboratori, vanno sostenuti e incoraggiati, è impensabile che tutto ciò s’interrompa".
"Difficilmente - dichiara il direttore Roberto Alajmo - si poteva immaginare di fare tanto, in così poco tempo, con risorse tanto risicate. Il Biondo e le persone che ci lavorano possono dire di essere orgogliosi di se stessi e del lavoro fatto finora. Sul domani non esistono certezze: ma i risultati di questa Stagione non possono essere cancellati ed entrano di diritto nella storia di questo teatro e della città di Palermo".