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La vera priorità meridionale

Ieri nell'isola di Lampedusa sono sbarcati in 420. E il centro d'accoglienza è di nuovo al collasso

22 maggio 2006

AGGIORNAMENTO
Dopo gli sbarchi registrati tra sabato, domenica e questa mattina, è salito ad oltre 800 il numero di clandestini giunti a Lampedusa e che si trovano in questo momento nel Centro di prima accoglienza dell'isola, la cui capienza massima è di 190 posti letto.
Nelle ultime ore sono stati oltre 300 gli immigrati sbarcati: questa mattina, poco dopo le 9 sono arrivati 294 extracomunitari, tra cui 4 donne e 4 minorenni, scortati al porto dalla Guardia di finanza. Intorno alle 10 nuovo arrivo con 32 clandestini a bordo, tra cui 3 donne e 3 minori.
La Prefettura di Agrigento ha già disposto un piano di evacuazione del Centro di accoglienza: i primi 43 immigrati sono partiti questa mattina con la motonave di linea per Porto Empedocle, diretti al Cpt di Caltanissetta. Nel pomeriggio sono previsti nuovi trasferimenti verso altri Cpt con un ponte aereo: fino a questo momento sono stati fissati due voli in partenza dall'aeroporto di Lampedusa.

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Nella giornata di ieri sono arrivati in 420. Sono i ''soliti'' migranti clandestini, che spinti dalla speranza di un viaggio meno pericoloso - visto il bel tempo - e una vita diversa, hanno attraversato il Canale di Sicilia stipati a bordo di fatiscente ''carrette'' che non ci mettono niente a diventare ''bare del mare''.
A Lampedusa è di nuovo (è sempre) emergenza per l'accoglienza della nuova ondata di clandestini, con il centro di accoglienza temporanea che ospita già molte più persone di quante potrebbe, i 190 posti che ad ogni sbarco vengono ricordati dai mezzi idi informazione.
Insomma, ''la solita storia'', come il continuo il pattugliamento delle forze dell'ordine sulle coste, che come spesso accade rileva qualche difficoltà nel coordinamento con le autorità maltesi, che seppure avvistano le imbarcazioni non le intercettano e le lasciano proseguire verso le acque di giurisdizione italiana. Come dire ''ditecelo pure, come ve lo diciamo pure noi, ma sono fatti vostri...

Gli ultimi due arrivi sono avvenuti nella notte tra sabato e domenica, quando, intorno alle 2.00, le motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza hanno intercettato al largo dell'isola siciliana, Lampedusa, ''la perla del Mediterraneo'', un barcone con 206 migranti, che era stato segnalato da un aereo francese. Poco prima dell'alba è invece approdato a Lampedusa un gommone con altri 32 extracomunitari, che era stato avvistato sabato pomeriggio nel Canale di Sicilia, in una zona che ricade sotto la competenza Sar (gli interventi di ricerca e soccorso in mare) delle autorità maltesi.
Nonostante la segnalazione trasmessa dall'Italia, il natante non è stato però intercettato dalle motovedette maltesi e ha proseguito la navigazione, fino all'approdo sulle coste italiane. Sempre nella stessa zona, a circa 100 miglia a Sud di Lampedusa, è stato avvistato, sta volta nel pomeriggio di ieri, un altro barcone con un numero analogo di passeggeri. Anche in questo caso la segnalazione è stata girata alle autorità maltesi. Altre due piccole barche in vetroresina, infine, sono state invece soccorse dalle unità maltesi.
Ed è proprio questa la ''novità'' che sta caratterizzando gli ultimi sbarchi: non più barconi e grandi pescherecci con centinaia di persone a bordo, ma tanti gommoni e piccole imbarcazioni che trasportano meno di quaranta immigrati.
Una ''tecnica'' che sta mettendo a dura prova gli uomini della Capitaneria di Porto, della Guardia di Finanza e della Marina militare impegnati nei servizi di pattugliamento e controllo nel Canale di Sicilia. Il racket che gestisce il traffico di esseri umani tra il Nord Africa e l'Europa, insomma, avrebbe deciso di imprimere una brusca accelerazione, forse legata a una nuova ondata migratoria che dalla Libia sta per abbattersi come uno tsunami sulle coste italiane.

Intanto, come già accennavamo, la situazione nel centro di prima accoglienza di Lampedusa, gestito dall'associazione La Misericordia, è nuovamente al collasso. Tra gli extracomunitari anche numerose donne e bambini; una immigrata incinta ha avuto le doglie subito dopo lo sbarco ed è stata trasferita ieri nell'ospedale di Trapani con l'eliambulanza. La donna, ricoverata nel reparto di ginecologia dell'ospedale Sant'Antonio Abate, dovrebbe partorire nelle prossime ore.

Risalgono all'11 maggio scorso gli ultimi sbarchi consistenti a Lampedusa, quando arrivarono in un solo giorno 390 persone, stipate su due carrette del mare. Una settimana prima un altro sbarco record: 500 clandestini approdarono sull'isola ammassati su un vecchio peschereccio. 
Questi ultimi sbarchi sono la prima emergenza immigrazione che il nuovo governo di centrosinistra si accinge ad affrontare.
La prefettura di Agrigento sta mettendo a punto con il Viminale un piano per trasferire tutti gli immigrati, con un ponte aereo, verso altri centri italiani. Una necessità legata proprio alla escalation di ''arrivi'' di ieri.

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22 maggio 2006
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