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La versione di Raffaele

Il governatore Lombardo dirà la sua sull'inchiesta su mafia e politica in una conferenza stampa

18 novembre 2010

Quindi, il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo dovrà aspettare. La Procura di Catania è stata chiara: "Raffaele Lombardo sarà sentito quando il quadro investigativo sarà completo ed esaustivo" (LEGGI).
Solo che il governatore proprio non può rimanere in attesa. Pensa che, visto la complicata situazione politica che sta attreversando l'intero Paese, debba raccontare al più presto alla gente la sua verione dei fatti. Dunque ha fatto sapere che domani, nel corso di una conferenza stampa, chiarirà la sua posizione giudiziaria.
Ricordiamo che Lombardo è indagato dalla procura di Catania per concorso esterno in associazione mafiosa.

Secondo il parlamentare del Pdl, Salvino Caputo, "ai siciliani interessa la verità processuale non la auto-assoluzione mediatica del presidente della Regione in una unilaterale conferenza stampa. Lombardo faccia passi ufficiali e istituzionali e cominci chiedendo una audizione in Commissione Antimafia e poi in Parlamento". Caputo nei giorni scorsi aveva chiesto al presidente Lillo Speziale di convocare in commissione il governatore. "Sono perfettamente consapevole del principio della presunzione di innocenza - ha aggiunto Caputo - ma è innegabile il senso di imbarazzo che hanno provato i siciliani nel leggere che pericolosi boss mafiosi catanesi possano apostrofare con frasi gravemente e vergognosamente offensive il governatore della Sicilia, senza subire reazioni e denunzie".
Per Fabio Granata (Fli), vice presidente della commissione antimafia, "la volontà del presidente Lombardo di chiarire all'opinione pubblica e alle forze politiche le vicende che lo riguardano, nonostante la Procura di Catania non abbia ritenuto necessario ascoltarlo, ci sembra seria e trasparente". "Abbiamo piena fiducia - ha spiegato Granata - che questo passaggio consentirà al governo regionale di poter ripartire con determinazione sul percorso di innovazione e cambiamento di cui la Sicilia ha bisogno. Un'azione di governo trasparente ed efficace - ha concluso - della quale la Sicilia ha urgenza per costruire percorsi di sviluppo e legalità".

Intanto, si stanno muovendo gli avvocati di Salvatore Cuffaro che per la difesa dell'ex governatore, sotto processo per concorso esterno, studiano gli atti dell'inchiesta a carico di Lombardo. Oggi, nel corso dell'udienza del processo a Cuffaro, i suoi legali faranno un parallelo con il caso del governatore dell'Mpa per sostenere l'insussistenza del reato. "Cuffaro - hanno fatto notare gli avvocati - non ha mai avuto rapporti diretti con boss mafiosi".

[Informazioni tratte da Ansa, Adnkronos/Ing, Repubblica/Palermo.it]

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18 novembre 2010
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